Pozzallo, ecco il messaggio del Gay Day

  

La Manifestazione del Gay Day a Pozzallo (RG) ha raccolto grande partecipazione, rispetto e molta curiosità. In piazza poco più di tremila persone. La città sin dal pomeriggio è stata tappezzata dalle bandiere di Arcigay.

Il primo appuntamento al Caffè Letterario “RINO GIUFFRIDA”, per la presentazione del libro di Riccardo Di Salvo , “Stella del Sud”, a cura di Paolo Patanè. Poi una splendida esibizione del soprano Claudia D’Angelo che ha cantato l’ Ave Maria di Schubert, aprendo la manifestazione.
Dopo ci si è spostati in Piazza delle Rimembranze dove era allestito il palco. In tanti hanno accolto con un applauso Regina Terrunia, Lorella Succhiarini, Miss Christine de Rose e Wanda Show. Non è mancato chi si è voluto fare immortalare accanto alle Drag.

Sul palco sono saliti il sindaco P. Sulsenti e l’onorevole R. Ammatuna. Il deputato regionale ha parlato di Pozzallo come città libera e aperta al progresso e alla democrazia. ”Siamo contenti – ha detto – di ospitare questa manifestazione, oggi siamo qui per dimostrare che Pozzallo è una città civile, la diversità deve essere vista come un’opportunità, l’omologazione non porta al progresso”. Il primo cittadino, poi, ha fatto riferimento a chi “ha cercato di fare ostruzionismo”; “la vostra presenza, la presenza di così tante persone questa sera è la più eloquente a quelle affermazioni contro”. Alla fine il sindaco ha consegnato una targa al presidente provinciale di Arcigay, Salvatore Milana.

Dopo il loro saluto quello dei responsabili nazionale, regionale e provinciale di Arcigay. Aurelio Mancuso ha espresso il proprio ringraziamento all’arciprete di Pozzallo che in una dichiarazione sulla Manifestazione ha espresso “rispetto, volontà di ascoltare e moderazione”. Un buon gesto – ha detto Aurelio Mancuso – che raccoglie quello che è il nostro obiettivo: noi siamo venuti per dialogare.

Dopo di lui ha preso la parola Paolo Patanè . “Ci sono luoghi e momenti – ha detto – in cui si misura la capacità di creare memoria. Oggi è un evento memorabile. Veniamo in una piccola città che conosce la frontiera”. Anche Paolo ha parlato del dialogo, del rispetto reciproco, del reciproco riconoscimento. E poi le attestazioni di ringraziamento. “Un grazie all’arciprete – ha detto – alle forze dell’ordine. Un grazie alle istituzioni che ci sono state accanto e al Coordinamento Rino Giuffrida. Un grazie – ha concluso – a tutte quelle persone che stasera sono invisibili, chiediamoci il perché. Oggi noi siamo qui anche per loro”.

Salvatore Milana ha puntato l’attenzione sulla necessità che “la gente prenda consapevolezza che gay e lesbiche chiediamo di esser riconosciuti come cittadini aventi pari diritti e pari dignità. Anche noi come chiunque altro, vogliamo il diritto di poter vivere con la prospettiva di cautelare i nostri interessi di coppia, facendo, nel medesimo tempo, capire che questo non produce né danno sociale né insanabili stravolgimenti ideologici di massa”.

A seguire, mostre, stand informativi, balli, musiche fino oltre mezzanotte per una serata di spettacolo, cultura ed informazione.


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