Vladimir contro la transfobia

  

Vladimir Luxuria è partita per la sua nuova avventura televisiva sollevando diverse critiche da parte di colleghi di partito e di alcuni compagni di movimento LGBT. Le rimproveravano il fatto che lei, ex-deputata, si sporcasse nell’arena della TV-spazzatura, abbassandosi a quel livello culturale che proprio il suo ex-segretario di partito aveva criticato durante la campagna elettorale per le ultime elezioni (poi perse). Le rimproveravano di diventare una dei tanti nani e ballerine tipicamente berlusconiani che realizzano quotidianamente il teatrino trash che milioni di italiani guardano.

E invece, giorno dopo giorno, da ormai sette settimane, in barba a tutti i pregiudizi, ne abbiamo apprezzato prima di tutto la capacità di entrare nelle logiche televisive di un reality show senza perdere la propria capacità di linguaggio e senza rinunciare ai propri valori. Ha cercato di spiegare in prima serata il valore negativo dell’idea di “tolleranza”, proponendo invece il termine “integrazione”, ha rigettato con fermezza l’insulto “frocio”, spiegando come l’omofobia nasca spesso dall’utilizzo di un linguaggio scorretto. E in tutto ciò non ha mai perso la sua inguaribile ironia, la stessa che aveva appena sfoderato dal palco del BolognaPride2008, senza fare sconti a battute sagaci e a scherzi sullo slittamento dei generi presente in ciascuno di noi.

All’incoerenza dei ruoli causata dal pregiudizio che un onorevole non può fare il personaggio TV, ha preferito la coerenza della persona, attivista affermativa della propria identità transgender. Portando un messaggio chiaro in milioni di case italiane, cosa che spesso non riesce ai politici di professione.

Ma negli ultimi giorni di Isola dei Famosi, in vista delle prossime eliminazioni, sono arrivati gli insulti volgari e sbracati di due dei nuovi concorrenti, inseriti come riserve, forse per imbarbarire un’edizione che era partita in modo troppo educato. Ha iniziato Rossano Rubicondi che, per reagire alla propria incapacità di leadership, la definisce come “più uomo di tutti i maschi dell’Isola”. Ha proseguito ampiamente Patrizia De Blanck con una sequela di “ricchione” e “trans del cazzo”, giustificandosi che lei, la contessa!, “lo chiama uomo quanto mi pare, perché per lei uno che ha il cazzo è un uomo!”.

Alcuni lettori ci hanno segnalato indignati questi attacchi violenti di transfobia, di disprezzo e di maleducata volgarità, provenienti da esponenti proprio di quella TV-spazzatura che crea personaggi dal nulla.

Noi auspichiamo che gli autori e la conduttrice del reality di RaiDue, questa sera abbiano il coraggio di portarli alla luce e di dare spazio alla denuncia di questi atti che offendono migliaia di persone LGBT che seguono con passione una trasmissione popolare, divertente e spesso costruita con intelligenza. Sappiamo che Vladimir avrà la forza e la sensibilità per denunciarli con pacata educazione, cogliendo una buona occasione per insegnare ai telespettatori, vivendolo sulla sua pelle, che transfobia e omofobia sono mali radicati nella nostra cultura e che solo l’integrazione delle diversità, anche in un reality televisivo, porta ad una migliore convivenza.


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