Arcigay non respinge

  

Arcigay sottoscrive l’appello “Io non respingo” promosso da molte associazioni di volontariato, Onlus, organizzazioni non governative e società medico-scientifiche e giuridiche, aderendo alle manifestazioni in tutta Italia proposte per sabato 23 maggio 2009 e chiede al Governo di sospendere la politica dei respingimenti e l’approvazione del cosiddetto “pacchetto sicurezza”.

Arcigay chiede la sospensione immediata di azioni che si palesano come l’ennesima  speculazione politica in campagna elettorale, ma che in realtà sono del tutto inefficaci. “Se si intende ridurre i flussi migratori e aumentare la sicurezza dei cittadini, la politica dei respingimenti è del tutto inutile e controproducente” – dichiara il presidente nazionale Arcigay Aurelio Mancuso – “Rendere più difficile l’immigrazione regolare significa spingere migliaia di donne, uomini e bambini alla clandestinità, nelle mani della criminalità organizzata. Inoltre una politica dell’immigrazione di questo tipo alimenta un clima d’odio e di diffidenza rispetto a chi è percepito come differente e di fatto calpesta i diritti e la dignità delle persone migranti, mettendo in pericolo la vita e la salute propria e dei cittadini italiani.”

Ben altri sono gli strumenti che il Governo può mettere in campo. Ricordiamo che chi è perseguito nel proprio paese d’origine per il proprio orientamento sessuale può chiedere l’asilo politico in Italia. Invece di impedire che tali domande vengano presentate, in violazione delle convezioni internazionali, perché il governo italiano non convince i paesi che hanno una legislazione che persegue penalmente le persone omosessuali, a cambiare legislazione e politica?

Sono possibili interventi sistematici che, non calpestando le vite ed i diritti umani degli immigrati, renda l’italia parte attiva per un mondo plurale dove ad essere rifiutate non sono le persone, ma le politiche di discriminazione e di odio per motivi razziali, culturali, di orientamento sessuale.


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