Il 9 giugno 2009 alle ore 13 Vladimir Luxuria è arrivata a Genova, nell’area Porto Antico su uno storico gozzo cornigiotto tradizionale genovese degli anni ‘50 (uno degli ultimi tre esistenti) per aprire ufficialmente la stagione del Genova Pride 2009.
Accolta da Lilia Mulas e Alberto Villa, portavoce del Comitato Genova Pride, da cui ha ricevuto la bandiera della manifestazione, Luxuria ha attraversato la città su una storica carrozza Vittoria del 1834 dell’associazione Carrettè Zeneizi trainata dal bellissimo cavallo bianco Lucy, salutata da tutti i passanti.
Vladimir Luxuria è arrivata poi a Porta Soprana, ingresso storico della città di Genova, dove sono state issate le bandiere del Pride, a simboleggiare l’evento che entra in città e l’accoglienza di Genova.
L’inaugurazione del Genova Pride 2009 è stata dedicata a Agostino Dario Caviglia, Presidente dell’Associazione Culturale Genovese Porta Soprana, recentemente scomparso, persona che ha reso accessibili al pubblico monumenti tra i quali le stesse torri di Porta Soprana, valorizzando così la storia di Genova. “Dare valore a questo patrimonio ha significato restituire concretamente piena dignità alla storia cittadina, sulle cui basi si continua ad erigere la nostra cultura e il nostro modo di essere.”
Ha dichiarato Vladimir Luxuria “Il Genova Pride è una manifestazione controvento rispetto ai risultati delle elezioni in Europa e delle amministrative, con la sensazione che non solo in Italia non verrà fatto nulla per quanto riguarda i nostri diritti civili, ma che anche il Parlamento Europeo arretri per la nuova composizione politica e per una più massiccia presenza delle estreme destre. Genova saprà accogliere questa manifestazione pacifica colorata e propositiva grazie alla spirito ospitale della sua gente”.
Vladimir Luxuria sarà a Genova per l’intera giornata del 9 giugno 2009 per una serie di eventi che culmineranno alle ore 21.00 con la presentazione, alla Sala del Minor Consiglio di Palazzo Ducale, del suo nuovo libro Le favole non dette.
(Foto repubblica.it)