Per fortuna cosa è famiglia non lo decide Franceschini

  

Apprendiamo dal sito Internet de l’Unità che Dario Franceschini, candidato alla segreteria del Pd e attuale responsabile del partito, ritiene le coppie di fatto non una famiglia, cui vanno riconosciuti diritti.

Per fortuna cosa sia famiglia non lo decide Franceschini, ma l’esperienza concreta di milioni di cittadini italiani, che subiscono una continua cascata di parole al vento, senza che la politica faccia nulla di concreto in materia di riconoscimento giuridico delle coppie omosessuali ed eterosessuali.

Inutile probabilmente per l’ennesima volta rammentare che gli esponenti politici dovrebbero studiare bene la materia, conoscere la legislazione italiana, quella degli altri paesi, i Trattati e le Risoluzioni europee. Anche un minimo d’infarinatura di nozioni di sociologia non guasterebbe.

Per quanto riguarda il tema delle adozioni ripetiamo che bisogna partire dalla constatazione di fatto che le persone omosessuali sono già genitori (circa 100mila bambini in Italia hanno genitori gay e lesbiche), quindi, invece di partire dalle adozioni, vanno date risposte sull’assenza di diritti dei minori figli di persone omosessuali.

Rimane la sensazione che i politici italiani siano obbligati ciclicamente ad affrontare la questione omosessuale non avendo la ben minima preparazione in materia, crogiolandosi in un’ignoranza offensiva per la vita di tante persone cui è negato il diritto fondamentale alla dignità e alla parità di cittadinanza.

Per quante dichiarazioni si possano fare, per noi rimane fermo l’obiettivo del pieno riconoscimento degli amori lgbt, che implica l’accesso al matrimonio civile, alle adozioni, a tutti i diritti e doveri previsti per le persone eterosessuali. Di questo chiediamo conto a tutti i partiti, senza sconti, né facendoci distrarre da evanescenti dichiarazioni.


Aurelio Mancuso presidente nazionale Arcigay


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