Chiesto un incontro al Sindaco Honsell

  

“Roma, Napoli, e ieri sera 1 settembre ancora Roma. Da settimane continuano attacchi e aggressioni ai gay, alle lesbiche e ei transessuali di questo Paese, ma non ci rimanderanno nell’ombra!”. Così il presidente del Comitato Provinciale Arcigay “Nuovi Passi” di Udine e Pordenone, Daniele Brosolo, insieme alla presidentessa di Arcilesbica Udine, Laura Presta, manifestano la propria solidarietà alla comunità omosessuale romana all’indomani del lancio di due bombe carta nella gay street di Roma, gettando nel panico le persone che abitualmente frequentano la via della capitale e ferendo all’orecchio un ragazzo.

“È ormai insostenibile – proseguono le due associazioni per la difesa dei diritti della comunità gay, lesbica, transessuale e bisessuale locale –  quanto sta accadendo. Da settimane tutta la comunità è continua preda di attacchi violenti, ma quello che rende il tutto ancora più amaro e indigna ulteriormente è la totale assenza di una tutela da parte del Governo che, ostinandosi a non estendere la “legge Mancino” ai reati contro la comunità Glbt, lascia migliaia di persone, migliaia di cittadini, soli e indifesi davanti a facinorosi e violenti, siano questi organizzati o meno”.

Per questo motivo, Arcigay e Arcilesbica Udine, hanno chiesto al sindaco di Udine, Furio Honsell, e all’assessore comunale alla Mobilità, Enrico Pizza, fondatore dell’Arcigay udinese, un incontro per valutare assieme azioni comuni di contrasto all’omofobia.

“Nella nostra città – commenta Brosolo – per fortuna, tranne indegne scritte omofobe apparse sui muri davanti a un locale frequentato da gay e lesbiche e un banchetto informativo distrutto in occasione di Friuli doc del 2005, non si sono verificati gravi atti contro le persone, cosa invece accaduta a marzo scorso a Pordenone dove è stato picchiato, sotto gli occhi di tutti, un gay disabile.

È bene, tuttavia, che nel bene di tutta la comunità omosessuale locale si instauri un rapporto diretto tra noi e questa amministrazione comunale e in particolare con il sindaco, garante dell’ordine pubblico della città”.


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