La legge antidiscriminazioni non si tocca!

  

Si è svolto il 30 novembre 2009 a Genova un incontro dell’UDC con la società civile. Casini ha dichiarato di aspettarsi impegni forti e grandi cambiamenti da chi vuole allearsi con il suo partito alle prossime elezioni regionali. E tra le possibili merci di scambio, la richiesta del partito ultracattolico sarebbe quella di non occuparsi più di leggi contro le discriminazioni omofobiche e transfobiche, come quella appena approvata dal Consiglio Regionale.

“Casini abbastanza chiaramente chiede agli altri partiti liguri di cancellare la lotta alle discriminazioni e all’omofobia per l’alleanza con il suo partito.” – dichiara il segretario nazionale Arcigay Riccardo Gottardi – “È da più di 10 anni che veniamo sacrificati dal centrosinistra in favore delle alleanze con i cattolici e ne abbiamo francamente le tasche piene. Non è possibile ritrovarci oggi ad essere dieci anni nel passato. Siamo molto preoccupati che chiunque vinca le prossime regionali sia comunque schiavo degli aut-aut dell’UDC.”

“Vogliamo ricordare che Casini, il coordinatore regionale Monteleone e tutto l’UDC sono gli uomni dei NO continui, a partire dal paragone offensivo dell’orientamento sessuale con la zoofilia, la necrofilia e la pedofilia” – aggiunge Valerio Barbini presidente Arcigay Genova L’Approdo – “Inizino anche a dire dei SÌ se vogliono candidarsi a governare tutti i liguri, anziché fare solo gli interessi del Vaticano. La legge contro le discriminazioni è uno dei tanti traguardi di civiltà della nostra Regione e loro ci vorrebbero riportare al medioevo e fuori dall’Europa.”

“Paradossalmente” – conclude Barbini – “su molte cose, come i diritti dei migranti e il sostegno alle famiglie numerose, potremmo anche trovarci d’accordo con l’UDC se non le affrontassero in modo ideologico. Quando vorranno fare un confronto serio sulla lotta all’omofobia e alla transfobia, noi ci saremo.”

Arcigay Genova L’Approdo


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