Le Rose di Jurgen

  

mercoledì 27 gennaio 2010 ore 21.15
presso Auditorium Le Fornaci – Terranuova Bracciolini (AR)
Le rose di Jürgen
di Giacomo Fanfani
con Lorella Serni e Rafael Porras Montero
costumi: di Antonio Musa

Per il giorno della memoria, CON-FUSIONE è lieta di presentare Le rose di Jürgen, spettacolo vincitore sia del premio Emergenze Creative 2009, concorso promosso e coordinato dall’Assessorato alla Pubblica Istruzione e politiche giovanili del Comune di Firenze, con lo scopo di promuovere, sostenere e valorizzare le idee innovative dei giovani, sia del Festival You Theater.org 2009 promosso da KanterStrasse Teatro in collaborazione con Diesis Teatrango, Istituzione Le Fornaci,Teatro di Bucine, Rete Teatrale Aretina e Regione Toscana (progetto Sipario aperto).

Giovanissima, infatti, è la compagnia che ci propone questo intenso spettacolo: Con-fusione, nata nel 2005 come associazione culturale, si occupa di formazione e dal 2007 le sue attività teatrali cominciano ad essere costanti con importanti collaborazioni con Fulvio Cateuruccio della Compagnia Krypton del Teatro Studio di Scandicci, il Centro Studi Jorge Eielson, il Teatro Arsenale di Milano, il GAI – Giovani artisti Italiani.

Le rose di Jürgen tratta della diversità come elemento di esclusione. Jürgen, deportato gay nel campo di sterminio di Sachsenhausen, è la voce che vogliamo utilizzare come emblema di tutte le forme di emarginazione che, ancora oggi, persistono inverosimilmente.

Il linguaggio poetico e brutale del testo è l‘elemento su cui puntiamo per portare il dramma ad essere musica e rumore: più che di un teatro di denuncia si tratta di un teatro che vuole essere poesia mentre tratta tematiche drammatiche e crudeli. L‘abbattimento delle frontiere, dei pregiudizi, dei moralismi viene offerto senza proporre soluzione ma suggerendo una urgente presa di coscienza e – soprattutto – di posizione, che oggi non può più permettersi di restare taciuta.

Jürgen nasce nel grembo di una famiglia borghese nella Berlino d’inizio secolo. Sullo sfondo della città più liberale e contraddittoria dell’Europa di quegli anni, l’adolescente Jürgen conosce la propria omosessualità con il suo primo amante: Ruben, il garzone del fioraio, che ogni venerdì consegna le rose per adornare la casa per le feste.

Passano gli anni e con l’avvento del delirio nazista, Jürgen viene deportato nel campo di sterminio di Sachsenhausen, dove resterà per alcuni mesi prima di essere rilasciato e ricondotto sotto il controllo della famiglia, rappresentata dalla madre.Il rapporto tra i due si snoda in un chiuso dialogo che non consente vie d’uscita.


Per informazioni: [email protected]


Auditorium Le Fornaci
Via Vittorio Veneto, 19
Terranuova Bracciolini (Arezzo)
Tel.: 055 9194722 // 0559738838
INGRESSO LIBERO


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