Stop Vatican Abuse

  

Manifestazioni e sit-in di protesta in diversi Paesi del mondo contro l’omertà delle gerarchie cattoliche nei confronti dei reati di pedofilia e contro le indegne dichiarazioni diffamatorie di Tarcisio Bertone.

Ma soprattutto in sostegno delle decine di vittime innocenti di violenze inaudite, che chiedono giustizia di fronte alle istituzioni dei loro paesi, violenze compiute talvolta da persone che hanno responsabilità educative o spirituali.

È questo il risultato dell’appello che Arcigay e ILGA (l’Associazione Gay e Lesbica mondiale) hanno lanciato per sollecitare ed estendere la protesta contro gli abusi del Vaticano.

Eventi di protesta davanti alle Nunziature vaticane o alle principali chiese si sono tenute e si terranno ancora per tutta questa settimana in molti Paesi americani ed europei: Cile, Perú, Nicaragua, Venezuela, Paraguay, Colombia, Argentina, Stati Uniti, Gran Bretagna, Germania, Francia, Bulgaria e tanti altri. Messaggi di supporto sono arrivati anche da associazioni lgbt del continente africano che purtroppo non possono prendere parte alla protesta nei loro paesi di provenienza per ragioni di incolumità fisica.

In Italia sono previsti due appuntamenti per sabato 24 aprile 2010.

Arcigay, ArciLesbica, AGEDO, Famiglie Arcobaleno, Mario Mieli, MIT, Certi Diritti, Dì Gay Project promuovono una manifestazione contro la pedofilia e in sostegno delle vittime a Roma in Piazza SS Apostoli alle ore 16.30.

Le Associazioni lgbt bolognesi hanno indetto una processione laica che partirà alle 11.30 a Bologna da Piazza del Nettuno per giungere a Piazza San Domenico.  

“Manomettere in maniera antiscientifica e falsa la questione della pedofilia, come ha fatto il Segretario di Stato Vaticano Bertone, porta a scaricare su altre persone innocenti le gravi accuse che da tutto il mondo piovono sulle gerarchie vaticane, creando nuovo dolore.” – dichiara Paolo Patanè, presidente nazionale Arcigay – “Il perdono chiesto da Ratzinger non basta: gli esponenti ecclesiastici rispondano davanti ai tribunali e all’opinione pubblica mondiale dei gravi insabbiamenti avvenuti in tutto il mondo in modo che tutti i casi vengano portati alla luce.”

Per adesioni e contatti:
[email protected]


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