L’Arcigay Pavia chiede al Comune un’anagrafe delle coppie

  

Pavia. Un’anagrafe delle coppie. È la richiesta che formula l’Arcigay Pavia, come passo successivo alla protesta in consiglio comunale della settimana scorsa in cui sono state distribuite chiacchiere per ricordare agli amministratori che alla comunità omosessuale piacciono i fatti, non le parole. E, tra i fatti, c’è la necessità di avere un certificato anagrafico delle coppie di fatto che potrebbe consentire, non solo alle famiglie omosessuali ma anche a tutte le altre coppie di fatto (comprese quelle unite da vincoli di affetto o parentela) di accedere a una serie di tutele, previste dalla normativa comunale, regionale e nazionale. A cominciare dalla possibilità di accedere ai bandi per l’assegnazione di case popolari. «Invece commentano il socio fondatore di Arcigay Giuseppe Eduardo Polizzi, e il vice presidente Barbara Bassani il sindaco Cattaneo, in un’intervista a latere del consiglio, ha dichiarato di non credere che la legge consenta l’istituzione di un registro e di ritenere la proposta solo un pretesto per agitare delle polemiche. Non è così, un riferimento legislativo esiste, è un decreto di fine anni 80». […]


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