Merola: “Spero nel gay pride 2012 a Bologna”

  

«GAY Pride a Bologna nel 2012? Spero che si possa fare». L’imprimatur viene dal sindaco, Virginio Merola, che ieri sera è intervenuto alla festa di matrimonio del capogruppo Pd Sergio Lo Giudice e di Michele Giannatano, che si sono sposati a Oslo nel mese di agosto. «Più persone vengono a Bologna e la riconoscono come città accogliente e ospitale, meglio è per questa città. Sono solo un po’ perplesso ha confidato pero’ il primo cittadino sulla storia delgay fiendly’, nel senso che lo siamo già: siamo la prima città dove si è creata una sede del movimento gay», il Cassero, «l’importante è che non sia vissuta come una riserva indiana». Poi, ha sottolineato, «so che ci sono implicazioni commerciali, che possono essere un argomento convincente. Però penso che siamo già avanti, non abbiamo bisogno di un’etichetta: ce la siamo guadagnata sul campo». Il sindaco è arrivato alla Salara, sede del Cassero Arcigay, attorno alle 19, insieme a lui una pattuglia di amministratori di Palazzo d’Accursio tra cui il capo di Gabinetto Marco Lombardelli, il coordinatore di giunta Matteo Lepore e l’assessore alla Casa Riccardo Malagoli. Tra i presenti anche Mister matrimoni Maurizio Cevenini. Anche per lui il Gay Pride è il benvenuto, ma rivolge fin da ora un appello agli organizzatori. «Evitate le provocazioni che vadano a toccare la suscettibilità di altri. L’attacco duro e sistematico alla Chiesa non serve». Domanda inevitabile per Cevenini. «Se mi è dispiaciuto non avere sposato io Sergio e Michele? Non esageriamo. Dissi già che simbolicamente non l’avrei fatto, ma oggi prevale l’amicizia. Le guerre di religione, di schieramenti contrapposti, non portano mai al bene». Anche il sindaco Merola non è favorevole ad atti simbolici, ma ha ribadito che sottoporrà la questione del matrimonio gay all’associazione dei Comuni. «Io sono per il matrimonio civile delle persone omosessuali ha sottolineato Merola . Detto questo, farei dei salti di gioia se ci fosse una legge che riconosce le unioni civili. Penso che in sede Anci questa discussione vada fatta, anche se temo che avremo le consuete posizioni diverse, forse trasversali». SPOSATI a Oslo, Lo Giudice e il suo compagno faranno la luna di miele a New York a Natale. Ma anche loro daranno battaglia per il riconoscimento legale della loro unione. In Comune chiederanno la trascrizione, pur sapendo che non sarà concessa («la trascrizione simbolica è illegale», ha precisato Merola).


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