Arcigay Pavia: frasi omofobe all’università

  

Il caso Borromeo è arrivato anche al Senato della Repubblica: la senatrice 5Stelle Montevecchi, nel discorso fatto oggi in aula a Palazzo Madama, ha condannato le affermazioni dello studente dell’Università di Pavia con queste parole:

“Ancora una volta siamo costretti a segnalarvi un atto discriminatorio gravissimo perché recidivo e ancor più insopportabile perché accaduto in un luogo deputato alla cultura e all’istruzione ovvero all’università. Ci riferiamo alle dichiarazioni omofobe e razziste di Daniele Borromeo componente del Consiglio di Dipartimento di Scienze Economiche Aziendali dell’Università di Pavia che sostiene: “L’omosessualità è come la mafia: non esiste” e aggiunge: “Se passassero leggi contro l’omofobia si creerebbe un precedente pericoloso, poi vorrebbero essere difese anche le donne per esempio, e magari anche le persone extracomunitarie o gli ebrei, per non parlare delle persone diversamente abili.” Ora colleghi senatori comprenderete che queste inaccettabili affermazioni non possono essere derubricate semplicemente come provocazione, esse rappresentano un vero insulto alla dignità umana e sono vergognose per una società che si definisce civile. Ciò che ancor più ci preoccupa è il pericolo che tali affermazioni trovino terreno fertile in una comunità che ha visto il progressivo smantellamento degli apparati scolastici e formativi per l’insegnamento e la diffusione della cultura generando il diffondersi di ignoranza e pregiudizi, mali da cui le leggi da sole non basteranno a salvarci. Senza cultura non saremo mai un popolo civile capace e degno di evolversi e realizzarsi. Tollerando queste inaudite esternazioni e mille altre che ogni giorno ispirano e diffondono violenze, lasceremo il paese rovinare nella barbarie di una subcultura maschilista, razzista, omofoba e femminicida. Pertanto il Movimento 5 Stelle auspica che il nuovo Governo metta la sordina al triste mantra “Con la cultura non si mangia” e che ponga tra le sue priorità l’istruzione e la cultura, ricordandosi sempre che di ignoranza si muore.”

“Il Rettore, dopo un lungo silenzio, ci ha finalmente risposto – affermano Alessandra Alvarez, Presidente di Universigay, e Luca Contardi, di Arcigay Pavia –tuttavia questo non ci basta. Adesso attendiamo che in tempi certi venga costituita la Commissione di Garanzia che si occupi del caso, come promesso; ci auguriamo inoltre che l’Università di Pavia, come fatto in altri Atenei, abbia la forza di assumere i provvedimenti disciplinari del caso, prendendo così una chiara posizione contro le discriminazioni, posizione che in questi mesi non era stata ancora presa.”

Alessandra Alvarez, Universigay
Luca Contardi, Arcigay Pavia


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