Arcigay Milano. Su adozioni e coppie gay Podestà a caccia di visibilità

  

Suo commento inutile come l’ente che amministra, oltre che offensivo.

Il Presidente della Provincia di Milano Podestà in alcune dichiarazioni al Giornale, forse più in cerca di visibilità personale sulla scia del collega Pisapia, ha espresso i soliti luoghi comuni su famiglia, adozioni e coppie omosessuali.
Importanti e indipendenti associazioni di psicologi italiane e straniere dimostrano, non con opinioni o teorie astratte, ma con studi e ricerche serie riconosciute dalla comunità internazionale, che non sono né il numero dei genitori né il loro genere o orientamento sessuale a renderli bravi e buoni genitori.
Marco Mori, presidente di Arcigay Milano dichiara: “Podestà parla senza informarsi. Le famiglie felici con due mamme e due papà esistono già, e sono tante anche in Italia dove però non sono tutelate e riconosciute pur vivendo tra le altre famiglie. Facciamo un esempio. Podestà ha una bella famiglia e tanti figli. Una delle sue figlie più piccole potrebbe voler studiare all’Università, magari perfezionarsi in Europa dove potrebbe innamorarsi di un bel ragazzo celtico con cui potrebbe voler costruire un progetto di vita, e a quel punto inviterà lui e la sua famiglia a Milano. Podestà conoscerà così suo genero e i suoi genitori, che potrebbero benissimo essere due papà, magari coetanei di Podestà. A quel punto lo vorrei proprio vedere dire ai suoi consuoceri che loro non sono una famiglia e dire a suo genero, magari con davanti sua figlia, che i suoi genitori sono cattivi genitori.
Il commento di Podestà quindi si dimostra quello che è: inutile e offensivo. E’ l’amore che fa una famiglia e non il DNA o le opinioni personali basate su pregiudizi e preconcetti. Questi politici sono capaci di lavorare per la felicità delle persone o vivono solo grazie alle loro ipocrite verità senza mai aver voglia di aprire gli occhi e guardare il mondo attorno?”


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