Arcigay ricorda David Kato e la Memoria di Olocausto ed Omocausto

  

Nel giorno dell’anniversario del barbaro assassinio di David Kato Kisule, l’attivista gay ugandese ucciso il 26 gennaio di un anno fa, vogliamo sottolinearne la prossimità ad una data fondante della nostra storia e del nostro pensiero contemporaneo: quella del 27 gennaio, giornata della Memoria di Olocausto ed Omocausto.

Kato rappresenta la dolorosa metafora di come quella stessa spaventosa macchina di distruzione, che uccise milioni tra ebrei, omosessuali, rom, disabili, dissidenti politici, possa ogni giorno riemergere dal passato e seminare odio, discriminazione, violenza e morte.

L’indifferenza della politica italiana alla fine orribile di Kato, che tanto scalpore sollevò invece nel mondo, è il segnale più grave del pericolo a cui siamo tutti esposti: fare della Memoria un evento celebrativo e non la chiave di comprensione di quel male assoluto che seminò tanta disperazione e che ancora oggi si scaglia contro chi viene individuato come destinatario di disprezzo e deumanizzazione come, ancora una volta ebrei, omosessuali, transessuali, disabili, rom, persone di colore, donne.

Arcigay ricorda quindi con affetto e tristezza la morte di Kato e celebra in tutta Italia la giornata della Memoria con decine e decine di eventi, incontri, dibattiti e mostre (https://www.arcigay.it/c/eventi/).

“Al Governo e al Parlamento italiano chiediamo”, dichiara Paolo Patanè, presidente nazionale di Arcigay “di trascinare questa giornata nel presente del Paese: di affrontare una volta per tutte, e in modo compiuto, il tema di tutti i crimini d’ odio con leggi severe; di impegnarsi a salvaguardare il Memoriale italiano ad Auschwitz, di rendere giustizia ai morti, definendo la Giornata della Memoria il giorno dell’Olocausto di tutti coloro che ne furono travolti: ebrei, omosessuali, rom, dissidenti, disabili. E infine di dedicare, almeno oggi, un pensiero pubblico a quell’eroe moderno di nome David Kato Kisule.


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