Centro-destra omofobo giustamente punito alle Amministrative.

  

Di male in peggio: oggi la Commissione giustizia ha riconfermato la posizione omofoba del centro-destra già espressa ieri con la bocciatura della legge Concia contro l’omofobia, respingendo persino il testo della legge Soro.

Le Amministrative hanno dato un segnale molto chiaro a questa classe dirigente e, con il voto, i cittadini italiani hanno espresso tutta la loro distanza dalla volgarità e alla bassezza di questa classe politica che fonda la propria azione sul nulla.

Gli ostacoli insormontabili posti dal centro-destra ad una legge contro l’omofobia dal centrodestra sono una prova ulteriore dell’incapacità di governare il Paese di questa classe politica.

Ed è un Paese che con il voto delle amministrative ha testimoniato tutta la sua voglia e urgenza di essere europeo e di voltare pagina.

Attendiamo dal Parlamento un atto di coraggio che sconfessi la vergogna del voto in Commissione Giustizia con l’approvazione di un testo degno dei principi giuridici stabiliti dai trattati europei a tutela di gay, lesbiche e trans.

Vogliamo un testo che non finga di combattere l’omofobia ma che esprima principi chiari e netti sul contrasto del fenomeno. Vogliamo una legge seria e concreta a tutela delle persone omosessuali e transessuali. Respingeremo come insoddisfacente qualsiasi make up legislativo teso ad ingannare la sofferenze e le aspettative della persone omosessuali e trans.

Il 23 la legge contro l’omofobia comunque arriverà al dibattito in Aula, come si evince dal calendario dei lavori parlamentari. Il voto slitterà di almeno una settimana e al momento del voto Arcigay sarà davanti al Parlamento con un sit-in che ricordi ai parlamentari che chi ha responsabilità ha il dovere di avere coraggio.

 

Paolo Patanè, Presidente Nazionale Arcigay


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