Ex gay. La censura non fa bene a nessuno

  

Davvero una brutta serata quella di ieri sera 2 dicembre alla conferenza di Luca di Tolve organizzata al Cinema Santo Spirito di Ferrara dai Frati dell’Immacolata concezione della Parrocchia di Santo Spirito e dall’associazione Amici del Timone.

L’intervento del relatore, oltre che su aspetti di vita personali e di fede che nessuno vuole contestare, si è incentrato sulla propaganda sfacciata e irresponsabile delle famigerate terapie riparative di Joseph Nicolosi, terapie che prevedono un pericoloso mix di preghiere e interventi a carattere psicologico per cambiare l’orientamento di una persona con effetti spesso devastanti che vanno dalla depressione profonda al suicidio. Questo genere di terapie sono state sconfessate da tempo dalla comunità scientifica internazionale, gli ordini degli psicologi italiani hanno preso posizioni chiare e nette di condanna, il web è pieno di riferimenti scientifici e di pubblicazioni ufficiali, ma di questo ovviamente Di Tolve non ha parlato.

Volevamo farlo noi, eravamo in tantissimi ieri sera fra soci e simpatizzanti, almeno 80 persone che sono rimaste in silenzio ad ascoltare con attenzione e sconcerto le moltissime inesattezze, le vere e proprie calunnie verso associazioni come Arcigay “manovrata dai massoni”, i racconti della sua vita passata caratterizzata da sesso facile, alcool, soldi a palate e dissolutezze varie fatta passare come standard di tutti gli omosessuali, e soprattutto l’indicazione verso le farneticanti terapie riparative come unica via di salvezza.

Il tutto sotto il controllo di una moderatrice ben attenta a condurre la serata con regole per niente democratiche, erano previste delle domande solo tramite bigliettini, e gli stessi bigliettini sono stati accuratamente selezionati scartando quelli ritenuti non adatti.
Forse l’associazione Amici del Timone e i frati di Santo Spirito hanno paura che ci siano voci dissonanti, che si possano esprimere opinioni diverse da quella che hanno fatto passare come unica e inconfutabile verità rivelata, forse temevano fortemente che le persone presenti in sala potessero farsi un’opinione sulle questioni inerenti l’omosessualità anche sentendo altre voci oltre a quella di Luca (che era gay e adesso sta con lei).

Niente confronto, men che meno dibattito, “a questo tavolo si gioca con queste regole” “stasera parlo solo io” “se non vi va bene non siete obbligati a restare”. Ovvio che queste posizioni hanno fatto esacerbare gli animi e fatto scattare l’indignazione e le proteste di tutti coloro che si sono sentiti offesi e colpiti e che non sono stati messi nelle condizioni di esprimersi a conferenza ormai conclusa.

Patetico infine l’atteggiarsi a vittima di Di Tolve, che nessuno ha disturbato durante il suo lungo intervento ma che non voleva lasciar parlare chi non era della sua posizione, un vittimismo ridicolo unito alla strafottenza di dichiarazioni come “siete solo invidiosi perché io sono guarito” “siete dei fascisti” “siete degli eterofobi”.

E la menzogna continua sul web, il sito degli Amici del Timone che testualmente dice “Soltanto una massiccia presenza di polizia e carabinieri nonché dei volontari del servizio d’ordine ha permesso a Luca Di Tolve di svolgere la conferenza in programma. Quando si toccano certi temi, solo così è possibile riuscire a manifestare il proprio pensiero.”
Abbiamo pensato noi stessi la Digos della nostra presenza e del volantinaggio che avremmo fatto, non c’è stato bisogno di nessun intervento perché comunque nessuno aveva intenzioni meno che pacifiche e nessuno voleva impedire a Di Tolve di parlare.

Resta fortissima l’amarezza per un’occasione che poteva essere preziosa di confronto fra due mondi lontanissimi e che rimarranno tali se non si accettano le regole del dibattito democratico e se si ha paura che le vite e le esperienze di gay e lesbiche felici di esserlo possano scalfire il pregiudizio marmoreo a cui sono strenuamente aggrappati gli organizzatori della serata.

Chiara Bonora
Famiglie Arcobaleno – Ferrara

Patrizia Malacarne
Agedo – Ferrara

Flavio Romani – Patrizia Turchi
Circomassimo Arcigay e Arcilesbica – Ferrara


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