Gender/ Facebook “rottama” la dicotomia uomo-donna. Arcigay: “Un’importante operazione culturale: superata una grave esclusione”

  


Bologna 4 luglio 2014 – Arcigay accoglie con entusiasmo la novità che nelle prossime ore Facebook introdurrà nei profili dei propri utenti, chiedendo loro di scegliere l’identità del genere con la quale rappresentarsi ai propri contatti in una lista ampia di possibilità, che superano la dicotomia “uomo – donna”. “È un’innovazione importante – dice Flavio Romani, presidente di Arcigay – che permette a tante persone che non si riconoscevano nell’aut aut del maschile e del femminile di sentirsi incluse nel più grande social network mondiale. L’iniziativa ci dà l’occasione di riportare la questione dell’identità di genere nell’ambito delle scelte individuali ed autodeterminate, sgretolando quel binarismo uomo/donna che in molti casi è un vero e proprio muro che esclude chi, rispetto alla propria identità, non si adegua a quel modello.  Non solo: scorrere una lista che comprende termini come cisgender o transgender vuol dire fare cultura,  iniettare conoscenza in un ambito nel quale l’Italia fa ancora fatica ad aprire un dibattito serio.”
“La chiave per comprendere il senso dell’iniziativa di Facebook  – aggiunge Ottavia Voza Responsabile Arcigay per i diritti delle persone Trans – è  nel riferimento al Genere, o meglio all’Identità di Genere. Le persone disporranno finalmente anche in Italia della possibilità di superare la gabbia del binarismo sessuale, e di definire la propria identità di genere individuandone una tra le tante selezionate oppure aggiungendone una da lui o lei formulata. Anche in Italia, così come in America è stata introdotta l’identità Two-Spirit, propria della cultura degli Indiani d’America, avremo la nostra identità “territoriale”: il genere “Femminiello”, presente nella tradizione e nella cultura napoletana. Questa figura, che affonda le radici nella storia della città di Napoli (tra le prime fonti ricordiamo Giovanni Battista della Porta in De Humana Physiognomonia, 1586) costituisce un fenomeno secondo alcuni in estinzione, secondo altri in forte modificazione, ma è ancora vivo nel tessuto sociale dei quartieri popolari, dove i Femminielli hanno occupato da sempre un ruolo ben integrato e definito. Ancora oggi a Napoli esiste una associazione, la AFAN (Associazione Femminelle  Antiche Napoletane) che raccoglie meteriale d’archivio e documentario sui Femmimielli (o Femminelle) di Napoli”.
“Il lancio anche in Italia delle opzioni di genere personalizzate è un passo importante per consentire a tutte le persone che usano Facebook e non si identificano né con un uomo, né con una donna e che in questo modo possono esprimere la propria identità. La collaborazione con Arcigay è stata estremamente importante perché ci ha consentito di identificare le categorie più rilevanti per gli italiani.” commenta Laura Bononcini, Responsabile Relazioni Istituzionali di Facebook Italia.