Milano. Al via il Registro, primo passo verso la piena parità.

  

Si sono svolte oggi le prime iscrizioni al Registro delle unioni civili del Comune di Milano, e le coppie omosessuali che hanno chiesto di accedere a questo strumento amministrativo sono 1 su 4. Una fotografia reale della città dove vive la più grande comunità lgbt italiana.
Milano segue dopo diversi anni altri Comuni che hanno adottato questa delibera che non rappresenta una rivoluzione copernicana in termini di parità, ma è un atto amministrativo efficace di utilità quotidiana, che durante la sua approvazione ha suscitato un dibattito vivace e che ora può essere strumento efficace per l’ottenimento dell’obiettivo primario, ossia l’estensione del matrimonio civile alle coppie omosessuali e una pluralità di istituti giuridici per tutte le coppie.
Marco Mori presidente del CIG Arcigay Milano dichiara: “si sciolgono come neve al sole le bugie di Lega e PDL: questo strumento parla alla città e tanti cittadini in pochi giorni hanno chiesto di registrarsi, forse in numero superiore ad alcuni comuni dove esiste da 10 anni. Ma non è questione di quantità, un diritto in più ad uno non toglie diritto a nessuno. Inoltre, non è uno strumento solo per le coppie gay, è uno strumento valido per tutti. Se fosse solo rivolto alle coppie omosessuali sarebbe un matrimonio di Serie B. Milano in questi mesi si è trasformata in un acceleratore di cambiamento che spinge verso il progresso, l’estensione dei diritti e l’inclusione sociale. Però, con rammarico osservo che una coppia gay che si è sposata a New York questa estate oggi si è registrata in Comune. Certo, Milano sta facendo quel che può, ma non ci possiamo accontentare e aspettare. Serve una legge nazionale.”


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