Milano rimuova il gemellaggio con San Pietroburgo

  

Adesione al presidio di Certi Diritti domani alle ore 18 a Palazzo Marino

Lo scorso febbraio il Parlamento di San Pietroburgo, seconda città della Russia, ha approvato una legge che rende illegale la distribuzione di materiale informativo e gli atti pubblici che parlano di omosessualità.

Tale provvedimento definisce “propaganda” la libertà di pensiero e di parola o il diritto di assemblea e di manifestazione e impedisce così la vita pubblica delle persone omosessuali considerando l’omosessualità un atto criminale. Il provvedimento è quindi in palese contraddizione con la Convenzione europea per la protezione dei diritti umani e delle libertà fondamentali dell’individuo.

Il Comune di Milano si è gemellato con la ex Leningrado il 2 ottobre del 1967 con l’obiettivo di contribuire al consolidamento dei sentimenti di pacifica solidarietà e di comprensione che devono esistere fra i cittadini d’ogni nazione.
Domani 18 ottobre alle ore 18.00 il Consiglio Comunale di Milano discuterà la sospensione o la revoca del gemellaggio con San Pietroburgo.
L’associazione Certi Diritti ha invitato tutti i cittadini e le cittadine di Milano ad un presidio proprio a partire dalle ore 18.00 in Piazza Scala di fronte a Palazzo Marino.

Il CIG Arcigay Milano aderisce al presidio e invita soci e partecipanti a manifestare sostenere le ragioni della revoca del gemellaggio.

Marco Mori presidente del CIG Arcigay Milano dichiara: “Nell’anno in cui si è approvato a Milano il Registro delle unioni civili, e si è deciso di aderire alla Rete ready, rete delle amministrazioni pubbliche contro le discriminazioni legate al genere e all’orientamento sessuale, il Comune di Milano, per mantenere la sua coerenza e il suo cammino a sostegno dei diritti deve rimuovere questo gemellaggio.
E’ richiesta un’azione forte da parte di questa maggioranza capace di dare un segnale verso quelle realtà dove i diritti civili passano in secondo piano, sono calpestati, o sono considerati un inutile eccetera nella vita degli individui. Milano non può essere gemellata con una città omofoba che odia le persone lgbt”.

Ufficio stampa
Arcigay Milano


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