Onda Pride, domani il corteo a Napoli. Romani (Arcigay): “Scuola e unioni civili: due temi per cui è necessario scendere in piazza”

  

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Bologna, 10 luglio 2015 – Ancora una tappa per l’Onda Pride, la grande mobilitazione nazionale per i diritti delle persone lgbt (lesbiche, gay, bisessuali e trans), partita lo scorso 6 giugno  e che ha già attraversato 13 grandi città portando nelle strade centinaia di migliaia di persone. Domani toccherà a Napoli raccogliere il testimone: l’appuntamento con il Mediterranean Pride of Naples è fissato per le 17,30 in piazza Dante, da dove il corteo partirà per raggiungere via Partenope. “Ci sono almeno due ottime ragioni per scendere in piazza domani a Napoli – dichiara Flavio Romani, presidente di Arcigay -. Innanzitutto il Mediterranean Pride punta i riflettori sulla scuola e sull’educazione, temi cruciali non solo per la recentissima approvazione di una riforma che tanto preoccupa studenti e insegnanti, ma anche per i ricorrenti attacchi e i pericolosi arretramenti di cui l’istituzione scolastica è bersaglio. Basti pensare a cosa sta succedendo a Venezia in queste settimane, con un sindaco despota che censura le favole per bambini: un atto senza precedenti nella nostra storia repubblicana, che ci riempie di vergogna davanti a tutta Europa e che sta provocando l’indignazione di un’ampia fetta di operatori culturali da tutto il mondo. L’educazione alle diversità è insomma sotto attacco ed è bene che chi ha a cuore le nostre scuole domani scenda in piazza a Napoli. E sfilando per le vie del centro partenopeo suoneremo anche l’ennesima sveglia al Parlamento che ancora non riesce a portare al voto una legge che riconosca le unioni tra persone dello stesso sesso. Una legge nata vecchia e che nelle grandi democrazie occidentali perfino le forze conservatrici definirebbero come arretrata. In Italia, invece, continua ad essere un miraggio. Dal conto nostro – prosegue Romani – non ci arrendiamo. Domani porteremo ancora una volta il nostro orgoglio nelle strade e a testa alta mostreremo a tutti e tutte la bellezze delle nostre esistenze, delle nostre relazioni, delle nostre famiglie. Napoli domani è capitale dell’orgoglio – conclude – la nostra onda è impossibile da fermare”.