Trieste. Presentata la campagna nazionale contro l’omofobia

  

Con la conferenza stampa indetta dal Circolo Arcobaleno Arcigay Arcilesbica al Caffè Tommaseo, è partita anche da Trieste la Campagna Nazionale ARCIGAY per il 17 maggio, giornata mondiale contro l’omofobia, organizzata con il supporto di ARCILESBICA e di altre 14 associazioni italiane. La campagna prevede sul nostro territorio l’affissione di 900 manifesti nei quattro capoluoghi di provincia e in diversi comuni; nella sola Trieste saranno affissi 200 manifesti, a partire dal 17 maggio fino alla fine del mese.

Quest’anno la Provincia di Trieste e di Gorizia e i Comuni di Trieste, Udine e Monfalcone sostengono istituzionalmente con il loro patrocinio la campagna contro l’omofobia. Alla conferenza era presente l’assessore Dennis Visioli, in rappresentanza della Provincia di Trieste.

Nel corso della conferenza il presidente del Circolo Arcobaleno, Davide Zotti, ricordando che in Italia non esiste alcuna legislazione penale né contro la discriminazione né contro gli atti di violenza e di incitamento all’odio basati sull’orientamento sessuale, ha illustrato l’importanza di una campagna che intende prevenire e combattere i fenomeni di discriminazione, esclusione e stigmatizzazione di gay, lesbiche e transessuali, che si verificano nei più diversi ambiti della società (la scuola, lo sport, il lavoro, la famiglia, i media, le istituzioni, ecc…). In Italia nel 2010 sono stati diffusi dalla stampa due casi di omicidio, 39 casi di violenza, 6 casi di estorsione, 2 casi di bullismo, 8 casi di atti vandalici. Sono innumerevoli poi, nel 2010, le dichiarazioni istituzionali a sfondo omofobico. A maggio del 2011 risultano 8 i casi di violenza, discriminazione ed insulto, 5 quelli di estorsione e un caso di bullismo omofobico.

È intervenuta poi Clara Comelli, in rappresentanza dell’Associazione Radicale Certi Diritti, sostenendo l’importanza dell’istituzione del registro delle unioni civili, che non è un atto meramente “simbolico”, ma, sulla scia di quanto avviene in altri Comuni (come l´esperienza torinese), può risultare funzionale all´adozione di politiche e di atti non discriminatori, per promuovere e tutelare i diritti costituzionali attinenti alla dignità ed alla libertà delle persone, contrastando ogni forma di discriminazione, in particolare quelle riferite all’orientamento sessuale.

All’affollata conferenza stampa, oltre alle volontarie e ai volontari di Arcilesbica e Arcigay, hanno partecipato diversi candidati alle prossime elezioni amministrative, dimostrando attenzione e sostegno alla lotta contro l’omofobia e per il riconoscimento dei diritti civili delle persone omosessuali: Majda Canziani, Maria Grazia Cogliati Dezza, Sabrina Morena, Uberto Fortuna Drossi, Renzo Maggiore, Luca Marsi, Andrea Tamaro.

Martedì 17 maggio dalle 10 alle 14 il Circolo Arcobaleno sarà presente in Largo Barriera per mostrare i manifesti e per distribuire i volantini della campagna contro l’omofobia.


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