Unioni civili, la Regione Sicilia istituisce il registro. Arcigay: “Una grande conquista, ora tocca al Nord stare al passo del Sud”

  
Schermata 2015-03-05 alle 14.57.22
Bologna , 5 marzo 2015 – “Un risultato importante, che elimina odiose barriere nel rapporto tra i cittadini e la cosa pubblica e lo adegua alla pluralità delle formazioni familiari, facendosi carico dell’evoluzione di una società e dei cambiamenti che ha prodotto”  Flavio Romani, presidente di Arcigay, plaude all’approvazione della legge antidiscriminazioni, varata ieri sera  dall’Assemblea regionale della Sicilia. “A dispetto di chi racconta l’Italia con la retorica polverosa del divario Nord/Sud, oggi è proprio dall’estremo Sud che arriva un modello di civiltà che in molte regioni del nord ancora si fatica ad affermare. La Regione Sicilia si fa carico del tema delle discriminazioni di natura omotransfobica e si pone al centro di una rete di buone pratiche per determinarne il superamento: un segnale che non deve passare inosservato ma che anzi deve stimolare le Regioni in cui proposte di legge analoghe sono state depositate ma che ancora attendono il voto di approvazione. E soprattutto è il Parlamento a dover prendere atto di questa innovazione e a trasformarla nell’anticamera nel diritto per tutte e tutti di formalizzare la propria unione. Il nostro plauso – conclude il presidente di Arcigay – va non solo agli eletti e alle elette dell’Ars che si sono adoperati per questo risultato, ma soprattuto alla rete di associazioni lgbt che con caparbietà hanno investito le loro energie per vincere questa battaglia”.