Vandalizzata la sede di Arcigay Bari

  

Un increscioso episodio di vandalismo ha turbato la quiete e le quotidiane attività dell’Arcigay Bat “Le Mine Vaganti”. La sede dell’associazione è stata infatti oggetto, durante un coordinamento tra Arcigay Bat, Arcigay Bari e Arcigay Foggia – in corso nella serata di Lunedì 28 Gennaio – delle vessazioni da parte di un gruppo di giovani teppisti, che hanno ribaltato in prossimità dell’ingresso della sede un cassonetto, divertendosi anche a prendere a calci la porta. Alcuni volontari e soci dell’associazione hanno fermato e redarguito i responsabili dell’attacco, ma non è questo il punto. Questo gesto di inciviltà riporta l’attenzione sull’educazione degli adolescenti da parte delle famiglie e degli stessi istituti. È importante sottolineare quanto poco siano trattati i temi relativi ad omosessualità e omofobia all’interno di una società pur evoluta e – almeno sulla carta – tollerante. Gli adolescenti di oggi sono completamente all’oscuro in merito, non discutono su tematiche riferite alla sessualità, ed è facile intuire che i primi educatori dei ragazzi (scuola e famiglia ndr) contribuiscono a non formare a dovere, o almeno a non parlarne abbastanza. A dimostrazione del fatto che tale disinformazione parte proprio dagli educatori, l’Arcigay Bat ci tiene a sottolineare che il progetto di informazione e sensibilizzazione gratuita in merito a questi temi, non è stato accolto dagli istituti scolastici, che non si sono nemmeno degnati di rispondere.
«Ad agosto abbiamo inviato a tutti gli istituti superiori di Barletta, Andria e Trani, una lettera di presentazione del “Progetto Scuola Arcobaleno”. Constatiamo con grande amarezza che di tutti gli istituti coinvolti, solo due hanno risposto alla nostra “chiamata”, per la precisione l’ I.P.S.S.P. “Colasanto” di Andria e il Liceo Scientifico “Nuzzi” di Andria. È impensabile – afferma il presidente dell’Arcigay Bat Michele Pio Antolini – nonché inaudito che nel 2013 i nostri istituti scolastici siano totalmente insensibili alla problematica inerente all’omofobia, visto e considerato il loro fondamentale ruolo di educatori degli adolescenti. Pensare che l’odio omofobico non esista è impossibile: spesso ci arrivano segnalazioni di ragazzi che ricevono o sono spettatori di insulti legati all’ orientamento sessuale. Noi, come associazione per la difesa dei diritti LGBT, non possiamo rimanere in silenzio!».
Non è forse giunto il momento che famiglie, ragazzi e istituti scolastici si sveglino dal torpore culturale e levino le bende dell’odio e dell’omofobia dagli occhi?

Ufficio Stampa Arcigay Bat

Michele Pio Antolini – Presidente Arcigay Bat “Le Mine Vaganti”


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