Silver Rainbow

Silver Rainbow: programma per il contrasto alle solitudini involontarie della terza e quarta età LGBTI e la promozione dell’invecchiamento attivo.

 

Il progetto

Arcigay Associazione LGBTI Nazionale, in partenariato con Arci Pesca FISA, è capofila del progetto “SILVER RAINBOW” – Azioni multilivello per l’invecchiamento positivo della popolazione anziana LGBTI, il contrasto alle solitudini involontarie, il dialogo intergenerazionale e la promozione dell’accoglienza e della visibilità in contesti non LGBTI finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ai sensi dell’articolo 72 del decreto legislativo 3 luglio 2017, n. 117 – anno 2017.

Con questo progetto intendiamo lavorare per il contrasto alle solitudini involontarie e per l’empowerment delle persone LGBTI anziane, in un’ottica programmatica di intervento di lungo periodo nell’ambito della terza (over 60) e quarta età (over 75) LGBTI.  Il processo di invecchiamento è di per sé una condizione che porta gli individui ad un periodo della vita nel quale si è maggiormente a rischio di invisibilità, solitudine involontaria, esclusione sociale. La terza e quarta età LGBTI è questione ancora più complessa e relativamente nuova che va affrontata su più livelli.

Oggi le persone LGBTI senior sono tendenzialmente invisibili e la solitudine involontaria per l’anziano LGBTI è dunque un rischio concreto e doppio: in quanto anziano e in quanto LGBTI. Da una parte lo stigma sull’invecchiamento ha un peso rilevante nella comunità e nella cultura LGBTI, ed è un tema con cui già i grandi adulti over 50 che si avviano alla terza età devono fare i conti. Dall’altra la propria specificità LGBTI presenta elementi molteplici di rischio, o quantomeno di sfida, che cambiano fisionomia in base alla maggiore o minore “visibilità” come persone LGBTI, e a cui si aggiunge la fragilità potenziale di un supporto sociale che in Italia si basa spesso sui legami famigliari di sangue, destinati a scemare per la persona anziana LGBTI senza discendenti.

Mancano “modelli di riferimento” sull’invecchiare bene per le persone LGBTI, per quanto esistano esperienze che affrontano per esempio il tema dell’abitare della terza e quarta età LGBTI guardando al co-housing intergenerazionale o a modelli similari. E del resto l’anziano LGBTI già oggi mette in campo risorse per far fronte al cambiamento, ma non le conosciamo.

L’idea del progetto è di affrontare questa invisibilità e contrastare le solitudini involontarie da più punti di vista e a più livelli territoriali, uno nazionale su tutto il territorio italiano e uno locale nei territori di Bologna e Torino, con alcune azioni specifiche.

Obiettivo generale del progetto è dunque la riduzione della discriminazione nei confronti della persona anziana LGBTI e la sperimentazione di forme innovative di “abitare” per la persona anziana.

Obiettivi specifici sono:

  1. una maggiore conoscenza dei bisogni della persona anziana LGBTI;
  2. l’aumento di competenze sulla persona anziana LGBTI nei care givers in senso lato e nelle organizzazioni che lavorano sull’invecchiamento attivo;
  3. la riduzione del gap generazionale tra anziani LGBTI e la comunità LGBTI più giovane;
  4. la definizione di un modello innovativo di housing per la persona anziana LGBTI.

 

I risultati della ricerca sociale

Ad inizio 2019 è stato diffuso un sondaggio online – dal titolo “Gli anni che passano”, a cura del dott. Raffaele Lelleri, sociologo e responsabile scientifico della ricerca – che trattava i temi della visibilità personale e sociale, dell’appartenenza e della partecipazione, della salute e del benessere, delle discriminazioni e delle vittimizzazione, delle reti di aiuto presenti e future, dei vissuti in rapporto al proprio invecchiare e del co-housing. Il sondaggio ha ricevuto ben 3.006 risposte, di cui 2.975 validate (2.312 di rispondenti LGBTI+ e 663 di rispondenti eterosessuali). In particolare, le persone LGBTI almeno 50enni nel campione sono 684; 91 quelle con almeno 65 anni. Il target misto (per età e per orientamento sessuale) ha permesso di capire se e in che misura la vita delle persone LGBTI grandi adulte e anziane è specifica o comune a quella delle altre generazioni LGBTI e delle persone eterosessuali di pari età. Per la ricca articolazione dei suoi obiettivi, la sua complessità metodologica, la copertura nazionale e l’inedita numerosità campionaria del suo target principale, “Gli anni che passano” è un punto di riferimento sui temi dell’invecchiamento e della vecchiaia LGBTI oggi in Italia. La seconda azione di ricerca, realizzata tra febbraio e aprile 2019, è consistita in sei focus group, organizzati in sei diverse città (Padova, Napoli, Roma, Milano, Torino e Bologna) e aperti a rappresentanti della comunità LGBTI di età non inferiore a 50 anni e che hanno coinvolto in tutto 61 persone. I focus group sono una modalità di intervista collettiva, della durata di circa 2 ore, facilitata da un conduttore, in questo caso la dottoressa Ilaria Iseppato, PhD in Sociologia, che ha il ruolo di proporre stimoli e quesiti utili alla riflessione rispetto alle tematiche oggetto di indagine, agevolando la discussione ed il confronto.

Scarica qui i due report di ricerca:

pdf icon Gli anni che passano
pdf icon Focus group qualitativi

 

Qui il comunicato stampa

 

I risultati della ricerca-azione sul cohousing intergenerazionale LGBTI

“Le persone senior LGBTI e il cohousing intergenerazionale, un modello abitativo per ridurre i rischi di isolamento ed esclusione sociale” è il titolo del report della ricerca-azione condotta da Enrico Bramerini con il team di Elea, la società che fonda la sua visione sull’integrazione con la comunità sul territorio.

Il report centra l’attenzione su un modello innovativo e sperimentabile di “abitare collaborativo”: un percorso volto a sviluppare il  “senso di comunità LGBTI” con le persone nella terza e quarta età della vita, così da sopperire al ridotto supporto sociale di tipo familiare grazie alla creazione di condizioni di collaborazione attiva fra anziani LGBTI, insieme al coinvolgimento intergenerazionale di soggetti di altre fasce d’età. L’auspicio è di costruire un modello che risponda ai bisogni tipici della terza e quarta età LGBTI, e riduca anche i rischi legati all’isolamento e alla perdita di autosufficienza.

La ricerca che ne è derivata si è articolata nelle seguenti modalità, interconnesse tra loro:

  • una rassegna delle esperienze in ambito LGBTI italiane ed europee sul cohousing in generale e in particolare sul “cohousing intergenerazionale”;
  • uno studio dei vincoli e delle opportunità attraverso l’esame degli elementi normativi, amministrativi e di sostenibilità negli specifici contesti amministrativi di Bologna e Torino;
  • la redazione di linee-guida condivise per la gestione di uno spazio abitativo di “cohousing intergenerazionale” in un’ottica di welfare generativo e di comunità, anche attraverso lo studio di possibili applicazioni nel contesto territoriale locale (individuazione di strutture adeguate, infrastrutture necessarie, possibili risorse private, ecc.);
  • la definizione di azioni propedeutiche ad una implementazione concreta post-progetto.

 

Scarica il report di ricerca:

pdf icon Le persone LGBTI e il cohousing intergenerazionale

 

Scarica le tavole in appendice, realizzate per essere stampate in formato A2 o superiore, quali strumenti di supporto operativo per implementare un percorso che porti all’avvio di un cohousing intergenerazionale LGBTI

pdf icon Cohousing LGBTI

 

Qui il comunicato stampa

Qui i link ai video dei due convegni:
Cohousing Intergenerazionale – Silver Rainbow Bologna – 26 giugno 2020
Cohousing Intergenerazionale – Silver Rainbow Torino – 19 giugno 2020

 

La formazione a distanza (FAD)

La FAD è uno strumento rivolto agli attivisti della rete Arcigay ai fini dell’implementazione di servizi e buone prassi dei comitati. L’obiettivo è fornire competenze per rendere efficaci le azioni per la prevenzione e il contrasto di forme di discriminazione nei confronti delle persone over 55, e facilitare la conoscenza dei bisogni e delle risorse di queste persone.

Il corso è organizzato in due moduli, ciascuno dei quali è composto da sei lezioni. Ciascun modulo presenta i contenuti attraverso brevi presentazioni, infografiche, video di approfondimento. In particolare:

 

  • Il primo modulo è sui bisogni dell’anziano in generale, con una rassegna di contenuti teorici utili alla definizione della terza e della quarta età e le questioni di tipo sociale, politico e culturale a queste inerenti.
  • Le lezioni del modulo 2 si basano sullo studio composto, nell’ambito del progetto Silver Rainbow, da: i risultati del sondaggio “Gli anni che passano” e il report del focus group di approfondimento.

 

Alla FAD potranno accedere tutte/i le/gli attivisti e volontari della rete di Arcigay, registrando il proprio account email oppure, se in possesso di un account [email protected] si potrà già in automatico accedere alla piattaforma.

 

La FAD è accessibile al seguente url: https://fad.arcigay.it/

Per registrarsi clicca qui: https://fad.arcigay.it/login/signup.php?

 

Social Network

Abbiamo creato una pagina Facebook di progetto in cui raccontiamo le attività in corso, pubblichiamo estratti e pillole grafiche delle ricerche svolte, pubblichiamo news di interesse collettivo ed eventi futuri in realizzazione nei territori coinvolti.

La pagina è accessibile al seguente url: https://www.facebook.com/silverainbow/

 

Contatti

Per informazioni specifiche sul progetto scrivere a: [email protected]