Niente Gay sulla spiaggia: la risposta di Arcigay

  

Sono veramente dispiaciuto e leggo con rammarico le parole di alcuni esponenti politici tra i quali l’Attuale Sindaco di Capalbio Gastone Franci che hanno attaccato i naturisti mettendo nel mezzo anche il turismo gay. Forse sarebbe opportuno che si provasse a far chiarezza e non alzare vespai inutili e dannosi. Fanno male le parole di intolleranza pronunciate dal Franci rivolte anche ai gay che da anni vanno a passare le vacanze nelle bellissime spiagge di Capalbio e Alberese, dispiace, vista soprattutto la storica accoglienza che la nostra terra ha riservato per questo tipo di turismo né più pulito né più sporco di altri. Basterebbe volgere lo sguardo poco più a Nord per accorgersi dell’ignoranza e del bigottismo che caratterizzano i nostri amministratori, da anni il vero freno dello sviluppo culturale, sociale ed economico delle nostre terre. Nella Torre Del Lago della Versilia infatti ormai da alcuni anni l’intera società ha potuto apprezzare oltre che “tollerare” il turismo omosessuale, con tutte le ricadute positive che questo atteggiamento della Pubblica Amministrazione e delle Attività commerciali ha voluto significare per questa zona, ad oggi il fulcro delle vacanze gay italiane e quindi fulcro di un dinamismo culturale oltre che economico senza precedenti. Non risultano in quella zona casi di svenimenti di “sani eterosessuali” alla vista di un bacio tra due persone dello stesso sesso; anzi, il confronto e l’apertura hanno portato ad una ricchezza morale e sociale maestri di integrazione e rispetto che da queste parti non avremo mai con amministratori come lei che vogliono mettere incannucciati a mo’ di lager o zona off-limits proprio per ribadire una divisione e una differenza.

Spero che al di là degli eccessi si vorrà cambiar rotta e far delle differenze una ricchezza sempre e comunque, che in una zona a forte propensione turistica come la nostra si sappia e si voglia prestare la dovuta attenzione anche in termini di risorse al turismo gay e anzi far si che sempre più siti e guide indichino la locale spiaggia oltre quella di Alberese come “spiaggia gay” perché solamente l’ignoranza e la disinformazione nonché il pregiudizio possono far pensare che quei gay siano portatori di sconceria e maleducazione, queste purtroppo sono caratteristiche che si ritrovano ovunque a prescindere dall’orientamento sessuale e dalle abitudini di tintarella e forse basterebbero solamente maggiori controlli per evitare che qualche maleducato compia sconcezze sgradevoli a tutti gli occhi, le garantisco, anche ai miei.

Il presidente dell’Arcigay di Grosseto
Davide Buzzetti


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