Aria

  

Dal 20 Marzo 2009 sarà nelle sale ARIA, l’opera prima del regista Valerio D’Annunzio.

Roberto Herlitzka, Agnese Nano, Olivia Magnani e Galatea Ranzi sono i protagonisti principali, la colonna sonora è stata realizzata dal compositore e pianista Giovanni Allevi.

Prodotto da LA BEFFA PRODUZIONI srl (società abruzzese che opera a livello nazionale in campo cinematografico e televisivo) e distribuito da GIOMETTI s.p.a., ARIA è un film cui il regista affronta con l’intensità e la leggerezza di un racconto quotidiano il tema dell’identità sessuale e del confronto con il “diverso”.

«ARIA, per me, è più di un film – racconta Valerio D’Annunzio – è una scommessa, un lancio senza paracadute, fatto con l’incoscienza e la passione che caratterizza ogni inizio. Un percorso entusiasmante e difficile, condiviso assieme a tutti quelli che hanno lottato e creduto nel film. Un viaggio unico e controverso che, a posteriori, mi affascina e stupisce, al di là del risultato oggettivo, che, del resto, non sta a me giudicare».

ARIA è la storia di un uomo nato nel corpo sbagliato, un uomo che farà vivere l’atrocità e la poesia dello scontro e del confronto con la bivalenza della sua natura: maschio nel corpo e donna nell’ anima.

Il protagonista (Roberto Herlitzka) dotato di grande forza e spiccata sensibilità artistica, pur soddisfacendo le aspettative del padre, riuscirà ad assecondare il suo dono, diventare pianista. La sua storia è una parabola di rinascita e di espiazione, è un atto di accusa e di rivelazione verso un mondo fatto di bianco e nero, dove le sfumature di una realtà altra, sensibile e leggera, vengono annientate in nome di una normalità che è solo incapacità di scorgere oltre l’apparenza delle convenzioni sociali. Dove la paura di un confronto con ciò che può allontanare dal rassicurante e arrugginito binario del quotidiano, del convenzionale, porta all’allontanamento, alla distruzione dell’altro, del “diverso”.

Un film che vuole affrontare il tema della diversità scegliendo solo uno delle sue infinite manifestazioni per portare lo spettatore a riflettere sull’ottusità di una condanna aprioristica e pregiudiziale. Il tutto affrontato con l’intensità e la leggerezza di un racconto quotidiano che nasce dall’incontro e dalla conoscenza di persone reali, transessuali, che hanno vissuto, in prima persona, il dramma del protagonista.

www.ariailfilm.it


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