Gay, in scena lo spettacolo delle polemiche

  

«Nella vita spesso ci si domanda di cosa andare fieri, io sono orgoglioso di questa serata. Non era semplice, ma andava fatto perché è un segno di civiltà e questo percorso deve andare avanti». Dopo tante polemiche per il patrocinio concesso da Comune e Provincia e culminate con le bacchettate del sottosegretario Giovanardi, le parole dell’assessore al sociale Stefano Bertacco (Pdl-An), applaudito dagli oltre 400 spettatori, suonano quasi liberatorie. Ieri, al teatro Camploy è andato in scena «Divercity, Verona incontra la diversità», spettacolo per riflettere sull’omofobia in vista della giornata mondiale del 17 maggio. A promuoverlo è il Gasp, Gruppo salute e prevenzione Aids.
«In Italia», ricordano Mauro Bedin, presidente del Gasp e Michele Breveglieri di Arcigay, «l’omofobia è la causa principale del bullismo nelle scuole e tra le cause principali di depressione e di suicidio giovanile. Questo spettacolo», aggiungono, «è giocato sul filo dell’ironia e dell’autoironia, spesso l’unica arma per difendersi dal dileggio e dal senso di colpa… speriamo che Shakespeare non ce ne voglia». […]


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