Michele e Sergio sposi ad Oslo

  

A sinistra Michele Giarratano, nato a Caltanissetta, a destra il compagno Sergio Lo Giudice, … Insieme condividono un sentimento che li lega da ben cinque anni e mezzo. E presto il loro “sì” diventerà realtà. Sarà amore eterno. Convoleranno a nozze a Oslo, capitale della Norvegia. Lui, Michele Giarratano, 29 anni, nisseno di nascita ma bolognese d’adozione perché nella città emiliana è un affermato avvocato da qualche anno. L’altro lui è Sergio Lo Giudice, 50 anni, siciliano nato e laureatosi a Messina ma capogruppo del Partito Democratico al Consiglio comunale di Bologna e presidente onorario dell’Arcigay.
Il matrimonio fra Michele e Sergio rappresenta un po’ il vessillo del popolo omosessuale italiano che da anni reclama il pieno riconoscimento dei loro diritti: sì, perché il promettente avvocato nisseno e il noto esponente del centrosinistra hanno scelto Oslo dove sposarsi. La cerimonia è già segnata sul calendario: 27 agosto. Una scelta non casuale, il matrimonio all’estero: perché la Norvegia è uno dei Paesi europei dove dal 2008 è possibile sancire l’unione fra persone dello stesso sesso. «Qui ci si può sposare – chiarisce Michele Giarratano – senza essere residenti. Molti vanno in Spagna fingendo di essere residenti, ma noi non volevamo fare questa forzatura».
Ma chi è Michele Giarratano? Ieri lo abbiamo contattato per sapere da lui qualcosa in più della sua vita trascorsa a Caltanissetta, ma con modi gentili ha rifiutato l’invito a raccontarsi.
«Avrei preferito fin da subito la riservatezza su questa storia, ma il mio compagno è molto conosciuto – dice consapevolmente rassegnato sapendo che la sua storia è pubblicizzata dai media -. E comunque parlare della mia vita privata non penso che importi molto alla gente. Lo faccio soprattutto per tutelare i miei parenti rimasti in Sicilia», aggiunge chiudendo con garbo la conversazione telefonica.
Ma il legale nisseno, a Bologna, è molto conosciuto: è responsabile dello sportello legale del Cassero, storico circolo gay bolognese. Ha fatto parte del collegio di difesa della trans Alessandra Bernaroli, a cui la Corte d’Appello di Bologna ha imposto il divorzio dalla moglie dopo aver deciso di cambiare sesso. Un caso emblematico.
«Una vicenda che mi ha molto colpito – ricorda oggi il giovane professionista – perché in Italia pur di non permettere a due omosessuali di essere sposati si costringe a farli divorziare». E sulla valenza, non solo sentimentale, del suo matrimonio con Lo Giudice, l’avvocato Michele Giarratano ha le idee chiare. Sa bene che non sarà valido in Italia. «Avvieremo una battaglia – annuncia quasi con tono da sfida – perché sia riconosciuto anche nel nostro Paese».
Valerio Martines


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