Zan declama gli onorevoli anti-gay

  

Filippo Ascierto, Massimo Bitonci, Antonio De Poli, Paola Goisis, Giustina Mistrello Destro. E’ l’elenco dei deputati padovani che hanno votato a favore delle pregiudiziali di costituzionalità sulla legge contro l’omofobia. Di fatto: affossandola. I loro nomi sono stati coperti di «buu» ieri sera al Pride Village in fiera.
La comunità omosessuale ha reagito passando dalla festa alla rabbia, dopo il voto (a dire il vero non proprio inatteso) di martedì scorso. Ieri sera, prima dello spettacolo teatrale del comico Alessandro Fullin, sul palco della kermesse gay in fiera è salito l’assessore all’ambiente, e presidente di Arcigay in Veneto, Alessandro Zan.
Non si è limitato a denunciare il voto di alcuni deputati padovani, ma ha letto l’intera «lista della vergogna», ricalcando la trasmissione di Fazio e Saviano «Vieni via con me». «Attraverso il loro voto questi deputati hanno dichiarato che la costituzione permette di insultare e picchiare una persona solo perché omosessuale – ha spiegato Zan – Se predicano tanto l’uguaglianza di tutti i cittadini, perché a gay e lesbiche è impedito l’accesso all’istituto del matrimonio?».
Zan ha rimarcato anche le assenze: alla Camera martedì scorso non c’erano né Lorena Milanato né Niccolò Ghedini. Questo non vuol dire che non avrebbero votato per affossare la legge contro l’omofobia. Ma, di fatto, finora non hanno espresso un parere. «Di tutti gli altri ci ricorderemo al momento del voto – ha spiegato Zan – Anche se la legge elettorale in vigore non permette ai cittadini di scegliere i propri rappresentanti. Restano chiari però i partiti ormai dichiaratamente omofobi: Pdl, Lega Nord e Udc». L’Arcigay ha in programma altre iniziative nei prossimi giorni.


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