Hanif Kureishi al teatro Alighieri per Ravenna capitale della cultura

  

Protagonisti tra gli altri del primo incontro sulla candidatura
anche il direttore della Caritas e la presidente dell’Arcigay

Lo scrittore Hanif Kureishi
Parte finalmente domani il ciclo di incontri dedicati ai cinque macrotemi a partire dai quali prenderà corpo il programma della candidatura di Ravenna a capitale europea della cultura. Il titolo della prima di quelle che sono state ribattezzate “Cinque-tracce” è “Di soglia in soglia”. L’appuntamento è per giovedì, 3 novembre, alle 16.45 al teatro Alighieri. “Nessuna cultura può restare senza comunicare. Nessuno può vivere senza condividere le proprie esperienze, visioni, sentimenti e punti di vista”. Sono queste le parole con le quali lo scrittore Tahar Lamri, membro del comitato artistico-organizzativo di Ravenna 2019, introduce i contenuti dell’appuntamento da lui coordinato e che sarà dedicato ai temi dell’ospitalità e dell’integrazione culturale. Ciò che si cercherà di fare emergere è come il confronto tra identità diverse possa trovare una sintesi nella “creazione di uno spazio comune, frutto della creatività umana, uno spazio del vero pluralismo, della pace e della crescita della società civile in un processo di riconoscimento reciproco, di un dialogo innervato in esperienze effettive di cultura, di saperi che si sono trasmessi e poi diversamente sviluppati, di lavoro concreto sulle tracce di un passato ancora vivo nell’incontro e nella convivialità”.
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Ad aprire il ciclo di incontri, dopo i saluti del sindaco Fabrizio Matteucci e del presidente del comitato promotore di Ravenna 2019 Sergio Zavoli, sarà come ospite d’eccezione lo scrittore anglo-pakistano di fama internazionale Hanif Kureishi, che offrirà la sua visione sui temi al centro dell’incontro.

A seguire, sul palco dell’Alighieri saliranno artisti, operatori culturali, personalità istituzionali del territorio che porteranno la propria testimonianza in relazione ai diversi aspetti sociali dell’integrazione, intesa come comunicazione e arricchimento reciproco nel rispetto delle più ampie diversità culturali: dalle esperienze del volontariato all’accoglienza e all’ospitalità che da sempre contraddistinguono la nostra regione; dal teatro di innovazione che affonda le proprie origini nel patrimonio etnico locale alla tradizione storica di una città e di un territorio; dalla rappresentazione multiculturale della società che abbraccia le diversità di genere, di razze e di culture fino all’arte e alla cultura enogastronomica, quale strumento di integrazione e di condivisione in grado di attraversare i confini nazionali.

A prendere la parola saranno il direttore della Caritas don Alberto Brunelli, l’attore di teatro delle Albe Luigi Dadina, Luca Dubbini dell’associazione Ipazia, il sindaco di Rimini Andrea Gnassi, lo storico Massimo Montanari, la presidentessa dell’Arcigay Frida Byron Tania Noanda Moroni, Paola Resta della Rete Antirazzista e del Gruppo dello Zuccherificio, e il sacerdote e storico Enzo Tramontani.

L’evento sarà inoltre animato dai contributi artistici di due giovani formazioni musicali ravennati, Apolide e i Lato Oscuro della Costa, e dell’illustratore ravennate Gianluca Costantini.

Al termine, è previsto un momento di dibattito per raccogliere interventi e suggestioni da parte del pubblico.


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