Arcigay critica l’omelia del cardinale

  

L’Arcigay critica l’omelia dall’arcivescovo di Palermo, il cardinale Paolo Romeo, che durante la celebrazione eucaristica nel suo consueto incontro di inizio anno con gli amministratori della città, ha lanciato «un accorato appello perchè tutte le istituzioni si adoperino responsabilmente per salvaguardare il carattere sacro e di insostituibile valore dell’unione fra un uomo e una donna, è all’interno della famiglia che il dono della vita può fiorire; la sua legge non può essere cambiata, perchè è scritta nella natura dell’uomo stesso». Lo scorso novembre il consiglio comunale ha approvato la mozione sull’istituzione del registro anagrafico delle unioni civili». «Rispettiamo tutte le opinioni, anche quelle di chi discrimina – si legge in una nota di Arcigay – Ma la Palermo che sogniamo è ‘più bella, più accogliente’ come ha detto il cardinale, e quindi attenta ai bisogni di tutti i cittadini, indipendentemente dal fatto che siano sposati o meno, che siano o meno eterosessuali». Per l’associazione «stupisce che sia proprio il pastore dell’Arcidiocesi a fare simili dichiarazioni e stupisce oltretutto che queste dichiarazioni vengano pronunciate» a Palazzo delle Aquile.


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