FOGGIA Tolleranza zero. Un nome che suona quasi come un controsenso per un locale diverso. In questo caso il diverso è una sigla: «glbt», acronimo che sta per gay, lesbiche, bisessuali e transessuali. Il locale nasce come una sfida ai pregiudizi di una città per certi versi ancora arroccata su posizioni arcaiche ma che allo stesso tempo si fregia di aver lanciato il transgender più famoso d’Italia, Vladimir Luxuria. Sarà proprio lei, Isola dei famosi permettendo, ad inaugurare «Tolleranza Zero», il club di Davide e Marta, giovane coppia eterosessuale che con un’idea audace è risultata tra i vincitori del concorso «Principi attivi. Giovani idee per una Puglia migliore», indetto nel 2010 dalla Regione Puglia. Piazzandosi al 44 posto su 2500 partecipanti, i due fidanzati hanno incassato un finanziamento di 24mila euro, subito investiti nella caffetteria-libreria che aprirà nel rione Martucci, alla periferia della città. «Non un ghetto – precisano Davide e Marta – ma un luogo di incontro tra culture diverse. Chiunque entrerà nel nostro locale potrà sorseggiare un caffè e sfogliare un libro con la consapevolezza che al tavolo accanto a fare lo stesso potrebbe esserci una coppia dichiaratamente omosessuale». Plauso delle associazioni che da tempo si battono per i diritti dei gay, incoraggiate anche dalla sentenza della Cassazione che proprio ieri ha riconosciuto il diritto degli omosessuali ad una vita familiare ed a vivere una condizione di coppia. La notizia della prossima apertura della caffetteria, che fungerà anche da contenitore culturale e spazio eventi, è stata accolta con piacere innanzitutto dal comitato promotore Arcigay di Foggia, che proprio tra qualche giorno diventerà una vera associazione. Ma anche l’Agedo, l’associazione genitori di omossessuali ed il gruppo «Tag 69», che organizza gay party, parteciperanno all’organizzazione di iniziative per promuovere la cultura gay. Tra gli scaffali della libreria di «Tolleranza zero» verrà dato ampio risalto alla letteratura omosessuale: narrativa, saggi, fumetti e testi sull’omogenitorialità. E tra le chicche, non potrà di certo mancare la tesi di laurea di Marta, rigorosamente incentrata su uno dei personaggi-simbolo della cultura omosex, Oscar Wilde. Dalla sua tesi è nata l’idea di «Tolleranza zero», presente anche con un sito su internet, aggiornato sulle attività del locale e corredato da interviste e recensioni su personaggi noti e meno noti del panorama culturale alternativo italiano. Marzia Campagna
Ecco Tolleranza zero, il primo locale gay
This article was written on Friday March 16th, 2012.
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