In libreria il nuovo romanzo del cantautore e scrittore Alessio Arena che ci racconta il mito di Gilda Mignonette che a New York incontrò Garcia Lorca.

  

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Dal 4 ottobre in libreria il nuovo romanzo del cantautore e scrittore Alessio Arena

 

LA NOTTE NON VUOLE VENIRE di Alessio Arena

(Fandango)

 

È l’8 giugno del 1953 e il transatlantico Homeland ha appena attraversato lo stretto di Gibilterra, raggiungendo il punto del Mediterraneo che corrisponde alle coordinate latitudine 37’ 21’ Nord, longitudine 4’ 30’ Est, le stesse che saranno riportate sul certificato di morte della più celebre passeggera a bordo, Griselda Andreatini, per tutti coloro che ne hanno amata la voce oltreoceano semplicemente donna Gilda, la Mignonette. Quasi settantenne, consumata dall’alcol e dalla gelosia, donna Gilda compie il suo ultimo viaggio verso Napoli, città che ha cantato per mezzo secolo e che l’ha resa la “regina degli emigranti”. A vegliarla Esterina Malacarne, per tutti semplicemente la guagliona, l’assistente dai capelli bianchi e il corpo di bambina che Gilda si è portata dall’Italia, una ragazza dei quartieri popolari ma istruita che le ha sempre fatto da interprete per via di un padre portiere al consolato americano. Mentre Gilda dorme nel suo ultimo letto, la guagliona riannoda i fili del passato vissuto insieme, l’arrivo a Ellis Island, la vita di lussi e teatri a New York, l’incontro con Federico García Lorca, il suo rocambolesco tentato suicidio e il carteggio tra il poeta e la cantante, ma soprattutto l’amore e il tradimento di Esterina con l’unico uomo che non avrebbe mai dovuto desiderare. Sullo sfondo della luccicante New York dai roaring twenties alla Seconda Guerra Mondiale e di una generazione sprecata a cercare fortuna, Alessio Arena canta con struggente nostalgia il proibizionismo, i gangster italo-americani, la fama di Gilda e il suo palcoscenico, le passioni e le delusioni della più grande cantante italiana d’America.

 

Alessio Arena

Napoli, classe 1984. Cantascrittore, grazie a una segnalazione di Matteo B.Bianchi è invitato a partecipare alla seconda edizione di Esor-dire nell’ambito della manifestazione letteraria “Scrittorincittà” che si tiene a Cuneo nel 2007.

Dopo questo primo banco di prova, collabora a varie antologie e a riviste italiane e spagnole, quali Linus, ‘Tina, Colla, Calle 20 e il portale di letteratura Nazione Indiana. È scelto da Mario Desiati per far parte dei sette narratori italiani nati negli anni ottanta nella sezione monografica del numero 41 di Nuovi Argomenti intitolato “Non ancora trentenni”. Nel 2008 è chiamato a partecipare alla seconda edizione di “RicercaBo” il laboratorio di nuove scritture organizzato da Nanni Balestrini e Renato Barilli.

Il suo primo romanzo è L’infanzia delle cose (Manni, 2009), premio Giuseppe Giusti Opera Prima. Nel 2010 partecipa a Ultra-festival della letteratura in effetti, dove presenta il suo secondo romanzo Il mio cuore è un mandarino acerbo, incluso nella collana 9volt di Zona, dopo i testi di Fileno Carabba e Franz Krauspenhaar. Nello stesso anno torna di nuovo a Esor-dire, adesso come autore già edito e vince il premio del pubblico con il testo Le stelle, in fila indiana, poi si lavavano la faccia. Nel 2011 forma parte della scuderia di autori di On the road, collana di narrativa tascabile di SenzaPatria editore. Il titolo è La casa girata. Come cantante e autore partecipa a La versione dell’acqua (Merdiziano Zero, 2009) messa in musica del romanzo di L.R Carrino, Acqua Storta, e scrive e interpreta L’uomo con la finestra in pettoincluso nel cd “Canzoni” (Magma, 2009) presentato durante l’happening organizzato dalla piccola etichetta napoletana al MADRE, museo d’arte contemporaneo di Napoli. Con Gianni Lamagna partecipa a due edizioni di Racconti e musiche per i giorni di Natale, concerto per voci e strumenti nei complessi monumentali della chiesa della Pietrasanta e dei Santi Filippo e Giacomo di Napoli.

Autorretrato de ciudad invisible, (diMusicaInMusica, 2011) il suo primo Ep in lingua spagnola, è distribuito digitalmente su I Tunes, Amazon, Spotify, Deezer, ed è presentato al Teatro Cal Ninyo di Sant Boi de Llobregat (bcn) e al NunOFF, festival de creació emergent de Barcelona.

Per il teatro ha interpretato Nemico di classe, in cartellone al Trianon di Napoli con regia di Karima Campanelli e musiche di Alfonso Martone e ha scritto: Marinella e Quattro mamme scelte a caso  insieme a Palmese, Carrino, Virgilio, produzione del Nuovo Teatro Nuovo di Napoli, incluso nella programmazione del festival teatrale Settembre al borgo di Casertavecchia e in pubblicazione per Caracó Editore. In spagnolo, i testi per la scena Hielo e El árbol (o las manos abiertas de Celidonia Fuentes) sono stati entrambi prodotti dal Nudo Teatro di Madrid, attivo nella scena teatrale alternativa della città, e diretti da Ángel Málaga.

Anche voce e co-autore de Lacasavacía duo acustico con Giancarlo Arena, collabora a Tot aquest silenci(Nómada, 2012) e Tot aquest soroll (Nómada, 2013) disco della pianista catalana Clara Peya, diviso in due capitoli, interpretando una selezione del nuovo poemario catalano, insieme alla jazz singer Judit Neddermann.

Con la Peya incide anche “Espiral” e suona live in teatri di tutta la Catalogna.

“Bestiari(o) familiar(e)” è il suo primo album plurilingue, (come quelli di Lhasa de Sela, alla memoria della quale è dedicato l’intero lavoro) registrato tra Barcellona (con gli arrangiamenti e la produzione di Clara Peya e del pianista/batterista Toni Pagès) e Napoli (sotto l’egida della Nuova Compagnia di Canto Popolare) e prodotto da diMusicaInMusica.

Il primo singolo estratto, Tutto quello che so dei satelliti di Urano, entra a far parte della rosa delle canzoni finaliste a Musicultura 2013, festival della canzone d’autore italiana, facendo poi vincere ad Arena il Premio al vincitore assoluto di questa edizione e la targa AFI (Associazione Fonografici Italiani) al Miglior Progetto Discografico.

Ultimo nella sua produzione, il romanzo La letteratura tamil a Napoli è pubblicato da Neri Pozza nella collana “Bloom” nel settembre 2014, menzione speciale nella prima edizione del Premio Neri Pozza (secondo classificato) e finalista al Premio Minerva.

Nel 2016 esce l’album La secreta danza, che vanta la partecipazioni di personaggi chiave dell’attuale scena musicale iberica come El Kanka, Pau Figueres, Marta Robles de Las Migas, e il maestro Amancio Prada, personaggio chiave della canzone d’autore spagnola.

Traduttore dal catalano e dal castigliano, vince il Premio Letteraria 2017 a Fano per la traduzione di Un hijo di Alejandro Palomas (edito da Neri Pozza).

All’inizio di ottobre 2018, Arena ha pubblicato un romanzo sulle vicende biografiche della stella della canzone napoletana Gilda Mignonette, intitolato La notte non vuole venire (Fandango, ottobre 2018), ed è in fase di incisione del suo primo disco interamente in italiano e napoletano, Il mare minore.

A precedere il disco, è il singolo Diablada, che unisce ritmi e tradizioni del Nord del Cile e della Bolivia, al nuovo sound napoletano, in collaborazione con il gruppo di percussioni Pegaonda.