L’Europa rilancia la lotta per i diritti e contro l’omofobia. L’Italia non stia con le mani in mano

  

Si è aperta oggi a Parigi una conferenza sui diritti per le persone gay, lesbiche e trans in Europa, su iniziativa della Francia e della Commissione europea, e con l’appoggio, fra gli altri, del governo italiano. All’assise partecipano i rappresentanti di una dozzina di paesi per interrogarsi, insieme agli attivisti lgbt, sulle garanzie e sui diritti che spettano a gay, lesbiche e trans europei e per proporre nuove strategie di contrasto alla violenza e alla discriminazione che andranno ad incidere sia nelle politiche nazionali che internazionali con il coinvolgimento auspicabile delle Nazioni Unite.

Per l’Italia, oltre al Ministro Fornero, partecipa alla conferenza l’UNAR, l’Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali, ente con il quale Arcigay ha lavorato proficuamente negli ultimi anni nell’approntamento di progetti di prevenzione alla discriminazione. Su iniziativa del Ministro Fornero e dell’Unar si è inoltre impostato un lavoro di collaborazione con le associazioni italiane che ha portato alla prima Strategia nazionale LGBT contro le discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere.

L’impegno dei paesi coinvolti su questi argomenti è stato rimarcato ieri su “Liberation” dove è comparsa una lettera a firma di Elsa Fornero, ministro italiano del Lavoro e delle politiche sociali, Joëlle Milquet, ministro belga degli Interni e delle Pari Opportunità, e Najat Vallaud-Belkacem, ministro francese per i diritti delle donne nella quale si legge: “il diritto degli omosessuali ad essere loro stessi è uno degli ultimi diritti dell’uomo che la comunità internazionale non è riuscito a proteggere. Nessuno può ignorare che essere omosessuali è un rischio nella maggior parte dei paesi del mondo”.

L’auspicio di Arcigay è che si dia seguito a questo appuntamento anche in Italia, con una conferenza che coinvolga i paesi europei su questi temi, e che le strategie di prevenzione all’omo-transfobia discusse oggi a Parigi siano tradotte al più presto in proposte di legge e iniziative concrete che coinvolgano l’opinione pubblica.
L’omo-transfobia è una piaga sociale che necessita urgentemente di risposte politiche, spetta al nuovo parlamento porre fine alla incivile mancanza di diritti e di tutele per le persone LGBT nel nostro paese.
Flavio Romani, presidente Arcigay


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