Regionali, l’appello di Arcigay per Emilia-Romagna e Calabria: “Diritto al voto conquistato col sangue, esercitiamolo e difendiamo i valori della Costituzione”

  
REGIONALI, L'APPELLO DI ARCIGAY PER EMILIA-ROMAGNA E CALABRIA: "DIRITTO AL VOTO CONQUISTATO COL SANGUE,  ESERCITIAMOLO E DIFENDIAMO I VALORI DELLA COSTITUZIONE"

Bologna, 24 gennaio 2020 – "In quest'ultima giornata di campagna elettorale, prima del rituale silenzio e dell'apertura delle urne, non possiamo non rivolgere un accorato appello alle persone lgbti che vivono in Calabria e in Emilia-Romagna e a tutte le altre persone che hanno a cuore la cultura dei diritti, della libertà e dell'autodeterminazione": così Gabriele Piazzoni, segretario generale di Arcigay. Che prosegue: "In questa tornata elettorale, che si svolge alla vigilia della Giornata della Memoria, non possiamo non ricordare che il diritto universale al voto e i valori della nostra Costituzione furono conquistati con il sangue, scacciando dal nostro Paese il totalitarismo fascista. Votare, perciò, non è solo un diritto ma, come dice l'articolo 48 della nostra Carta, un dovere civico. Dobbiamo perciò sentire il dovere di andare domenica a votare. Nel farlo, è necessario essere consapevoli della responsabilità particolare, dettata dal contesto in cui si svolgono queste elezioni e dagli scenari che aprono. Non possiamo non esprimere il nostro sdegno e la nostra condanna nei confronti tanto delle citofonate  squadriste dell'ex Ministro degli Interni Matteo Salvini nella periferia di Bologna, quanto delle becere battute sessiste di Silvio Berlusconi in Calabria. La destra esibisce senza contegno il suo modello di società, che tradisce ogni conquista democratica della nostra storia repubblicana e promette anni bui per il nostro Paese, specie per le persone che vivono, per qualsiasi motivo, in una condizione di fragilità. L'auspicio è che la comunità lgbti si mobiliti e senta la necessità di giocarsi un protagonismo nel determinare l'esisto di queste elezioni, respingendo col voto omotransfobia, razzismo, xenofobia, misoginia e ogni forma di discriminazione", conclude Piazzoni. 



  •