Arcigay interviene sull’annuncio della Casa Bianca dell’appoggio da parte del presidente americano Gorge W. Bush di un emendamento costituzionale per impedire i matrimoni tra persone dello stesso sesso negli Usa.
Il Papa e Bush
“Un emendamento di questo tipo — commenta il presidente nazionale Arcigay, Sergio Lo Giudice — condannerebbe gli Stati Uniti d’America ad assumere il ruolo di paese più integralista e razzista verso le persone omosessuali tra tutte le democrazie occidentali. Un’iniziativa di modifica costituzionale come questa — continua Lo Giudice – non ha precedenti tra i paesi europei”.
Nel corso degli anni ’90 gli Usa hanno infatti smesso la maglia della patria dei diritti e delle libertà di espressione per le persone omosessuali, surclassati dai paesi europei. Nel 1989 è stata infatti la Danimarca ad approvare, primo stato al mondo, una legge sulla partnership registrata per le coppie gay, seguita ad oggi dalla quasi totalità degli stati del nostro continente.
“Se Bush seguirà davvero il suo proposito — aggiunge Lo Giudice — Arcigay chiederà di poter incontrare l’ambasciatore americano a Roma e si appellerà alle organizzazioni internazionali per i diritti umani, affinché anche loro si oppongano a questa regressione oscurantista, antilibertaria e razzista degli Usa”.
BACKGROUND
Ad oggi sono 11 gli stati che riconoscono in forme diverse le unioni gay in Europa: Danimarca, Norvegia, Svezia, Olanda, Belgio, Finlandia, Francia, Germania, Islanda, Portogallo e le regioni spagnole di Catalogna, Valencia, Aragona e Navarra. Tra questi solo l’Olanda e il Belgio hanno esteso il matrimonio stesso alle coppie del medesimo sesso. Altri paesi, come Gran Bretagna, Svizzera, Lussemburgo, Croazia si stanno apprestando a farlo. In Spagna, il partito popolare del premier Aznar ha introdotto il progetto di una legge nazionale per il riconosciuto delle coppie gay nel programma per le elezioni politiche del prossimo marzo.
In Italia esiste una proposta di legge per il Pacs (Patto Civile di Solidarietà) presentata da Franco Grillini (DS) e sottoscritta da 161 parlamentari. Arcigay è impegnata nella campagna “Un Pacs avanti”, una raccolta di firme a supporto di questa proposta di legge.