Da "Il Quotidiano di Calabria" del 25.03.04 di Marcello Romanelli
Gay pride, inutili polemiche
«Come mai il sindaco sperpera così il denaro pubblico?». ‘Arcigay ha un nuovo presidente. La Cdl critica la Catizone. Ma il corteo non si farà
Il Gay Pride a Cosenza. In una conferenza stampa fatta un mese fa, alla Casa delle Culture, la probabilità del’evento diventa ufficialmente una notizia. Il presidente Antonio Tardi illustra il programma alla stampa locale e da anche la data «Si farà il 26 giugno e per la Calabria è una grande occasione di dimostrare la sua civiltà». Tutto certo, nero su bianco.
Il sindaco di Cosenza, Eva Catizone appoggia pienamente ‘evento e il Tardi «ringrazia sentitamente un sindaco che fin dal’apertura della nostra sede ci è stati sempre vicino». Fin qui la storia di ieri. Oggi ‘è u’altra storia da raccontare, una storia che parte dal’attacco frontale della Cdl al "pride" regionale. Questo il testo del’interrogazione presentato allo stesso sindaco di Cosenza: «Ci è giunta notizia che il nostro sindaco abbia autorizzato lo svolgimento del Gay pride a Cosenza, per il prossimo 26 giugno, assicurando agli organizzatori anche un contributo economico. Non intendiamo postulare lo stereotipo del centrodestra che discrimina gli omosessuali – continua – ‘interrogazione- perché la società, grazie a Dio, ha maturato nel tempo la fine di ogni ghettizzazione stupida e sterile: moltissimi omossessuali difendono la loro identità sessuale senza manifestazioni poiché ritengono offensiva e discriminante, invece ‘esibizione pubblica della stessa. Ci sembra assurdo però-proseguono gli esponenti della Casa delle Libertà- che, nel mentre la città si organizza per andare a difendere a Roma gli interessi di una squadra calcistica ingiustamente assassinata, il sindaco, non solo non ha dato nessun contributo alla tifoseria per la manifestazione di domani, ma si fa portavoce del’ennesima buffonata pubblica che, francamente, non interessa a nessuno».
Il finale del’interrogazione con quello «spreco di denaro pubblico che è ‘ennesima contraddizione di un sindaco che si sottrae dal difendere gli interessi della sua città».
Fin qui ‘interrogazione dei capigruppo, Fausto Orsomarso, Sergio Bartoletti, Giuseppe Nardi e Giovanni De Rose. La storia di oggi inevitabilmente si mescola con la storia di ieri: il "pride" e il Cosenza calcio. Cade la prima, resta in piedi la seconda. Eh si, perché, intanto, al’interno del’Arcigay ‘è stato un cambio al vertice. Il nuovo presidente, Adriana Perulli, non solo si dichiara «presidente di tutti. Non amo essere etichettata», ma lancia anche un messaggio alla Cdl: «Non vi agitate, tanto ‘è tempo per agitarvi in futuro».
In pratica, il pride del 26 giugno non si fa «per problemi tecnici a organizzativi»
Il cambio di presidente non consente «u’adeguata preparazione del’evento». Anche se non manca da parte di Adriana Perulli «il vivo ringraziamento ad un sindaco che, grazie alla sua apertura, ci porta sempre più vicino al’Europa».
‘interrogazione della Cdl arriva con leggero ritardo, non resta che il Cosenza calcio.