Omofobia
La comunità LGBT internazionale si sta mobilitando per promuovere, su iniziativa di Louis-Georges Tin curatore del Dictionnaire de l’homophobie (Presses Universitaires de France, 2003), una Giornata mondiale contro ‘omofobia da celebrarsi il 17 maggio di ogni anno.
Arcigay ha aderito al’appello e si è fatta promotrice per ‘Italia attraverso una Commissione appositamente istituita al’ultimo Consiglio Nazionale per la celebrazione di una Giornata Mondiale Contro ‘Omofobia da celebrarsi ogni anno il 17 maggio, giorno in cui, nel 1990 ‘Assemblea generale del’Organizzazione Mondiale della Sanità cancellava ‘omosessualità dalla lista delle malattie mentali.
Già più di 30 nazioni hanno aderito al’appello; in Belgio è stata presentata una proposta di legge per ‘istituzione della Giornata, dal Parlamento Europeo hanno dato ufficialmente ‘adesione il Gruppo dei Socialisti, il Gruppo ALDE (Liberal Democratici), il Gruppo Verdi/ALE, ‘Intergruppo gay e lesbico, e altri gruppi sono in procinto di dare la loro adesione.
Dobbiamo fare tutto ciò che possiamo perché ‘Italia aderisca al’iniziativa, e sensibilizzare ‘opinione pubblica a un problema che è la causa di tutte le discriminazioni basate sul’orientamento sessuale e sul’identità di genere.
Per ‘occasione è stato appena inaugurato il sito web www.omofobia.it al fine di coordinare e promuovere le iniziative italiane legate a questa data con ‘obiettivo più alto di continuare e rafforzare la nostra battaglia contro le discriminazioni e per i diritti delle lesbiche, dei gay, dei bisessuali e dei trans in tutti i paesi del mondo. Per maggiori informazioni potete scrivere a [email protected].
Per visitare il sito italiano della Giornata Mondiale Contro ‘Omofobia www.omofobia.it CLICCA QUI
Ecco il testo della petizione relativo a questa nuova occasione di manifestazione di libertà e di relazione tra le comnunità dei diversi paesi:
Per firmare la petizione CLICCA QUI
FOR A WORLD DAY AGAINST HOMOPHOBIA
Verso un riconoscimento internazionale
di lesbiche, gay, bisessuali e trans
According to a widely held opinion, homosexuality is more liberal today than ever: indeed, present and visible everywhere (on the streets, in newspapers, on television, at the movies), it is now completely accepted, a fact that seems confirmed by the recent progress made in several countries toward the legal recognition of same-sex couples. Certainly, some improvements are still needed to eliminate the remaining discrimination, but, given the evolution of mentalities, some believe it is only a matter of time—the time to complete a process that has been underway for decades.
For the more attentive observer, the situation globally is quite different; and, in truth, the 20th century was probably one of the most violently homophobic periods in history: deportations to concentration camps under the Nazi regime, gulags in the Soviet Union, blackmail and persecution in the United States during the McCarthy era… Obviously, all this may seem very distant. But very often, living conditions in today's world are still extremely difficult. Homosexuality is discriminated against everywhere: in at least eighty countries, homosexual acts are illegal (Algeria, Senegal, Cameroon, Ethiopia, Lebanon, Jordan, Armenia, Kuwait, Puerto Rico, Nicaragua, Bosnia…); in many countries, sentences can exceed ten years (Nigeria, Libya, Syria, India, Malaysia, Cuba, Jamaica…); sometimes the law prescribes life imprisonment (Guyana, Uganda). And in a dozen countries, the death penalty can be applied (Afghanistan, Iran, Saudi Arabia, etc.). Recently, in Africa, several presidents have bluntly reaffirmed their commitment to personally fight this "calamity," which they claim is "anti-African." Persecution is also increasing in countries where homosexuality is not criminalized. In Brazil, for example, death squads and skinheads spread terror: between 1998 and 2000, 1,960 homophobic-inspired murders were officially recorded. Under these conditions, it seems difficult to believe that "tolerance" is gaining ground. On the contrary, in most of these countries, homophobia appears more violent today than in the past. Overall, therefore, it certainly cannot be said that the situation is improving.
Ecco perché proponiamo questa Giornata Mondiale Contro l’Omofobia. Essa mira a coniugare azione e riflessione allo scopo di lottare contro ogni violenza fisica, morale o simbolica legata all’orientamento sessuale o all’identità di genere. Essa intende suscitare, sostenere e coordinare ogni iniziativa che possa contribuire all’eguaglianza dei cittadini in questo campo, sia de jure che de facto, in tutti i paesi in cui sarà possibile. L’organizzazione di una giornata di lotta contro l’omofobia in ogni singolo paese ci permetterà di iscrivere le nostre lotte in una prospettiva di solidarietà con tutte le persone lesbiche, gay, bisessuali e trans (LGBT) del mondo intero. Ma si tratta anche di iscrivere le nostre lotte in un movimento più generale di difesa dei diritti umani. Negli ultimi decenni sono state condotte in tutto il mondo numerose azioni del genere, spesso con notevole successo. La nostra iniziativa si colloca in questa linea: vogliamo rafforzare le esperienze già avviate e dare maggiore visibilità ai tentativi futuri, e ci appelliamo alle istanze nazionali e internazionali affinché iscrivano questa Giornata nell’Agenda Ufficiale, sul modello della Giornata Mondiale delle Donne o della Giornata Mondiale di Lotta all’Aids. Il riconoscimento ufficiale della Giornata equivarrebbe così a un impegno esplicito della comunità internazionale, che si è già mobilitata contro numerose altre forme di discriminazione e di violenza sociale, ma non ancora su questi temi. Questa sarà l’occasione.
(Testo di Louis-Georges Tin, curatore del Dictionnaire de l’homophobie (Paris, Presses Universitaires de France, 2003). Se sostenete questa iniziativa, e volete che la Giornata Contro l’Omofobia (il 17 maggio) sia iscritta ufficialmente nel calendario nazionale e internazionale, potete firmare e far firmare questa petizione : www.petitiononline.com/idaho
