Lettera aperta al ministro Prestigiacomo

  
Alessandro Zan

Alessandro Zan

Gentile Ministro Stefania Prestigiacomo,

credo che ogni cittadino italiano sia consapevole della libertà che dispone nel vivere la propria sessualità come meglio crede.

Il gay pride non punta a rivendicare libertà che fortunatamente ogni cittadino già possiede dato che ‘Italia non è ‘Arabia Saudita o ‘ Uganda dove è prevista la pena di morte per le persone omosessuali.
Il gay pride non è una manifestazione, come lei ha brutalmente liquidato, dove si portano in piazza le proprie abitudini sessuali, è un momento di rivendicazione alta di tutti quei diritti che a tut’oggi sono negati a una parte cospicua di cittadini.

Lei, come ministro delle pari opportunità, saprà meglio di me che i rapporti tra le persone non sono imperniati esclusivamente sulla sessualità ma sono fatti di affetto, di gioia, e di condivisione dei vari momenti della vita.
A una parte importante di cittadini viene negata questa possibilità sulla base di u’idea teologica e moralista di intendere la politica, a scapito di quelli che sono i bisogni reali di persone che nel pieno rispetto degli altri, adempiendo ai doveri comuni, chiedono diritti sacrosanti.
Offendono profondamente queste sue dichiarazioni soprattutto perché ritrattano in modo palese quello che sembrava essere un suo preciso impegno sul fronte del riconoscimento delle coppie omosessuali e di normative antidiscriminatorie.

Nella città di Padova esiste la chiara volontà di limitare e di regolamentare il gay pride (Padova Pride 2002), manifestazione assolutamente pacifica, che il dettato costituzionale garantisce e che vedrà la partecipazione di decine di migliaia di persone.
Lei ha ribadito più volte il suo dovere di tutelare e ascoltare tutte le minoranze.

Non bisogna solo essere aperti e tolleranti – come lei ieri ha dichiarato – ma bisogna farsi promotori di iniziative politiche volte a far entrare ‘Italia in Europa, non solo da un punto di vista monetario ma anche per tutto ciò che riguarda la sfera dei diritti civili e sociali.

Alessandro Zan
Portavoce Padova Pride 2002


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