Parla il prete che ha sposato trentasei coppie gay

  

Da "La Repubblica"


ROMA – I fulmini del Vaticano colpiranno Don Franco Barbero, sacerdote in quel di Pinerolo, che non solo da anni sposa coppie gay ma ora vuole rendere nota la sua "missione" persino in televisione? Staremo a vedere: sono già 36 le coppie di gay e lesbiche unite nelle "celebrazioni d’amore" da Don Franco, e giovedì prossimo alla terza puntata di Good as you, su Canal Jimmy (Tele+ Digitale) nella serata consacrata alle unioni gay, civili e religiose, viene proposto in esclusiva un’intervista di Roberto Stocco al prete che è da trent’anni a capo della Comunità cristiana di base di Pinerolo (Torino).

"Ho assistito le loro celebrazioni d’amore perché mi è stato chiesto e perché ritengo che l’amore gay non sia di seconda classe", dichiara Don Barbero a Good as you, aggiungendo combattivo "una punta di protesta contro le decisioni gerarchiche e contro questa società che non assume la responsabilità di nuove leggi". Allude chiaramente alle proposte di legge giacenti nel nostro Parlamento ("in Italia siamo arretrati. non so di quanto"). Dice senza mezzi termini che la Chiesa nutre una vera e propria fobia sessuale: "Con le sue posizioni ufficiali induce angoscia e diffonde lo stereotipo dell’infelice. Il modo di reprimere della Chiesa è quello di far sentire in colpa, di denigrare le persone come immorali e di angosciarle".

Lo scomodo sacerdote di Pinerolo prosegue parlando della "ipocrisia del celibato universale" e mettendo in evidenza di conoscere centinaia di preti gay e di essere in contatto con loro ("alcuni sono proprio una bella coppia!") e di suore lesbiche. A questa pattuglia che vive nell’ombra, suggerisce di vivere la realtà omosessuale e di mettersi in ascolto degli altri perché "non c’è contraddizione tra l’essere gay e l’essere sacerdoti". Rivolto a Good as you, Don Franco mette in evidenza che il mondo è pieno di cose meravigliose e che, mentre "noi le vediamo come possibilità, in Vaticano tutto questo desta insonnia e repressione. Il modo di reprimere della Chiesa è quello di far sentire in colpa, di denigrare le persone come immorali e di angosciarle". L’intervistatore gli chiede chi o cosa lo abbia portato a fare una scelta così dirompente. La risposta del prete amico dei gay è semplice: "Gesù Cristo, che si è battuto fino in fondo per vincere l’emarginazione".

Va bene che per vedere Canal Jimmy occorre una parabola e il collegamento a Telepiù, ma l’intervista a Don Franco Barbero sarà trasmessa da Good as you alle 21, in prima serata, l’ora in cui i ragazzi, le famiglie fanno zapping: il Vaticano starà a guardare senza lanciare anatemi? Alle colonne dell’Osservatore Romano l’attesa sentenza.


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