Cobra, farfalle e principi volanti, storie gay da Bologna al mondo

  

Biografie, romanzi epistolari, racconti brevi, piccole delicatissime favole: è su questi modelli narrativi, immediati, onesti e a più voci che una nuova sensibilità letteraria, in bilico fra sessualità diverse sta conquistando terreno e un crescente interesse, disegnando mondi sempre meno divisi. Ben inseriti in questa nuova sensibilità letteraria dove voci gay e ed etero si confondono volutamente, sono arrivati freschi di stampa sugli scaffali delle nostre librerie tre intelligenti e interessanti pubblicazioni.

La prima, «Il cobra e la farfalla» (edizioni Pendragon), che verrà presentata il 14 marzo alle 16.30 alle Scuderie di piazza Verdi a Bologna, riguarda il romanzo d´esordio di un trentenne bolognese, Alessandro Brusa, che racconta attraverso decine di lettere scritte ad un suo amico, con un modello vagamente tondelliano, il proprio turbamento sessuale che piano piano lo condurrà dal letto della propria fidanzata a quello di un nuovo amante, un ragazzo come lui. «Lettere vere, scritte nel’97 quando ero eterosessuale e che solo dopo, sul consiglio di un´amica, si sono trasformate in un libro», racconta Brusa. «Scrivere a un amico, con estrema onestà, mi ha aiutato a capire cosa davvero volessi. Il coming out finale l´ho aggiunto successivamente, quando è emerso nella sua chiarezza e quando la corrispondenza si era chiusa da tempo, senza "soluzione"». Un libro gay, dunque, ma scritto da chi ancora non lo era.

Le altre pubblicazioni arrivano, invece, da una piccola casa editrice di Roma, aperta da un altro giovane di origini ferraresi, ma con studi filosofici a Bologna, Andrea Bergamini: si chiama Playground, si sviluppa su quattro differenti collane (presente alla libreria Modo, via Mascarella 24 Bologna, e da Feltrinelli, info: www.playgroundlibri.it) ed è nata con l´intento di affrontare le tematiche gay senza però escludere, ma anzi coinvolgendo, autori e autrici anche eterosessuali. Il primo dei due libri finora usciti è una delicata e fantastica favola scritta da Barbara Alberti e illustrata da Filippo Martinez, «Il principe volante» dove la scrittrice racconta l´amore di Saint-Exupéry nei confronti del compagno di collegio, chiamato X: amicizia e passione tutta al maschile, un amore mai confessato, ma portato sempre nel cuore e naturalmente nei cieli. L´amore assoluto, totale, quasi infantile e quindi puro.

S´intitola «Bloody Europe!» l´altro libro della Playground: un´antologia che raccoglie 26 scritti d´autori e autrici metà dei quali gay e metà dei quali etero, dove viene comunque trattato con grande varietà di spunti e di approcci la tematica omosessuale e amorosa a 360 gradi. Fra gli autori, oltre ai vari Carlotto, Paterlini, Scarpa anche due bolognesi, Vittorio Bongiorno, siciliano che vive qui, e Francesca Mazzucato, e un giovane modenese, Sandro Campani, che prossimamente pubblicherà sempre per la Playground, nella collana etero «Riserva indiana», il suo primo romanzo. Chiaro l´intento di Bergamini – che in passato ha scritto per Castelvecchi «Amori grandi di grandi uomini» -, biografie di celebri coppie omosessuali: «Siamo in piena fase di transizione: dopo che la cultura etero ha assorbito modelli e influenze gay, fin qui assolutamente vincenti, sta adesso avvenendo il contrario, è in atto un ribaltamento. Da qui la curiosità di mischiare le sensibilità e vedere quindi come gli etero contribuiscono alle narrazioni legate alla vita omosessuale, anche perché non è detto che i gay siano più a raccontare le loro «storie»: nell´antologia i pezzi più belli sono forse quelli scritti da autori non gay».

Quella di Playground è dunque una sfida. «Non abbiamo certezze – spiega Bergamini – la nostra casa è come un cortile dove si gioca fra squadre miste in continua evoluzione, evitando circoli e circoletti, nonché barriere generazionali e geografiche». In uscita, prossimamente, la biografia di Bessie Smith, stella e leggenda del blues (presentazione al Circolo Arcigay Il Cassero il 30 marzo) e racconti da oltre frontiera, scritti da autori gay cinesi, russi e vietnamiti.


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