Nascono a Torino i tarocchi gay

  

Sono targati Torino i primi Tarocchi Gay dei circa seicento anni di storia delle celebri carte da divinazione.

Due carte dei tarocchi gay

Due carte dei tarocchi gay

Li ha prodotti la casa editrice torinese Lo Scarabeo, «specialista» nel produrre tarocchi tematici di ogni tipo (il catalogo è ricchissimo: dai classici marsigliesi o lombardi ai modernissimi floreali, incantati, dedicati alle sirene, ai vampiri, alle fate, ai pellirosse, ai druidi e così via, da quelli erotici d´autore a quelli stampati con impressioni in oro e argento a caldo, dagli antichi esoterici ai minitarocchi), che ha affidato la realizzazione del nuovo mazzo all´esperto statunitense Lee Bursten, che ha curato l´impostazione della raccolta, e all´artista italiana Antonella Platano, autrice delle tavole.

Perché dedicare i tarocchi all´universo omosessuale maschile? «Perché – rispondono gli autori – come minoranza oppressa, in molti casi con il rischio di perdere il lavoro, la casa, la libertà o persino la vita a causa della loro identità sessuale, i gay meritano un mazzo di tarocchi che possa fornire loro una via non minacciosa attraverso cui esplorare i temi dei rapporti, e del come relazionarsi con una società il cui atteggiamento varia tra indifferenza e ostilità».

Per questo i Tarocchi Gay «enfatizzano aspetti di indipendenza, autosufficienza, autostima e di immagine positiva di sé», oltre naturalmente a carte «che rappresentano gli aspetti negativi della vita». Se, infatti, nell´arcano del «Sacerdote» un prete benedice due giovani che si tengono per mano, nella «Rivelazione» un ragazzo parla ai genitori visibilmente contrariati; poche le concessioni alla sessualità: nella «Luna» due uomini si baciano in un letto, mentre negli «Amanti» un bianco e un nero, nudi fino alla cintola, si scambiano una carezza.


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