Sui gay l´Ulivo non insegua il moralismo USA

  

Da "La Repubblica" del 08.11.04

INTERVISTA A FRANCO GRILLINI, PRESIDENTE ONORARIO ARCIGAY
"Sui gay l´Ulivo non insegua il moralismo Usa"
Grillini: coppie di fatto, sì dal sondaggio. Mai chieste le nozze omosex

ROMA – Onorevole Grillini, lei è un esponente storico del movimento gay. Ha visto il sondaggio di Repubblica: solo il 31 per cento degli italiani favorevoli al matrimonio gay…

Bush e Berlusconi, coppia di fatto?

Bush e Berlusconi,’coppia di fatt’?

«Ho visto. La prima cosa che però ho notato è che nel sondaggio manca la domanda specifica sulle coppie conviventi gay. Comunque mi sembra molto positivo il 61 per cento di intervistati favorevole alla concessione alle coppie di fatto di alcuni diritti delle coppie sposate. Una dato che concorda con altri sondaggi e che ci dice che su questo terreno si può lavorare. Nelle prossime settimane inizierà in commissione Giustizia la discussione sul progetto di Pacs, il Patto civile e di solidarietà. Una che legge che prevede un elenco di situazioni difficili della vita in comune e si parte da lì. In Italia non abbiamo mai chiesto il matrimonio gay e neanche le adozioni per le coppie gay: sono stato io a chiedere ed ottenere di dividere la discussione sul Pacs dai progetti di legge sul matrimonio omosessuale perché so benissimo che altrimenti avremmo ottenuto un pasticcio da un lato e una guerra di religione dall´altro».

Ma non le sembra che tiri aria di restaurazione un po´ ovunque? Il vento fondamentalista americano spira anche in Italia?

«No, l´Italia è in una situazione molto diversa. Siamo in una società fortemente secolarizzata e non si è mai visto una società secolarizzata che torni indietro. E mi sembra molto difficile che da noi possa attecchire un fenomeno come quello delle sette evangeliche fondamentaliste. L´esperienza americana non è trasferibile in Europa. Non a caso la Spagna di Zapataro introduce i matrimoni gay e cambia il diritto matrimoniale: un´opzione assolutamente radicale».

In Italia c´è la corsa al centro…

«Io mettere in guardia il centrosinistra dal rincorrere il fanatismo e il moralismo americano. In Italia la situazione sta in termini completamente diversi. Noi da sempre poniamo il riconoscimento delle coppie di fatto in modo universale. Non è una questione di matrimoni gay, ma di un riconoscimento universalistico di diritti umani. Quando abbiamo posto il problema in questi termini pragmatici abbiamo sempre avuto l´appoggio dell´opinione pubblica».

(si.bu.)


USA
Bush rilancia la sfida: nozze gay bandite dalla Costituzione

WASHINGTON – George W. Bush mantiene le sue promesse elettorali e premia la base conservatrice, mettendo al bando le nozze fra omosessuali. Lo ha confermato ieri il primo consigliere politico di Bush, Karl Rove, in un´intervista a Fox News Today.

Forte del mandato popolare raccolto alle elezioni del 2 novembre, il presidente Bush ripresenterà al Congresso la proposta di emendare la Costituzione affinché il matrimonio sia definito come l´unione fra uomo e donna. Un tentativo analogo era fallito l´anno scorso. Ma l´ampio margine della vittoria contro il senatore democratico Kerry, riscossa anche grazie all´intransigenza di Bush sulle nozze gay, e la nuova maggioranza repubblicana al Congresso, potrebbero agevolare l´approvazione della proposta. Più difficile invece ottenere il consenso del 75 per cento degli Stati, necessario per approvare l´emendamento.


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