Vent’anni di attivismo per i giovani GLBT

  

Si è conclusa domenica a Sofia, in Bulgaria, la 18° Conferenza del’Organizzazione Internazionale dei Giovani e degli Studenti GLBT (IGLYO).

"Past, Present and Future of LGBT Youth Activism": questo il titolo del’evento; celebrare i primi ven’anni del’organizzazione, u’occasione per raccontare la storia, condividere il presente e costruire assieme il proprio futuro.

IGLYO nasce nel 1984 dal’aggregazione spontanea di giovani attivisti coinvolti in ILGA, che avevano il desiderio di evidenziare le forze e le necessità specifiche delle fasce ‘età più basse al’interno della comunità omosessuale. Con base ad Amsterdam, ma priva per ora di una sede fissa, ‘organizzazione negli anni è riuscita ad attivare collaborazioni internazionali anche a livello istituzionale. IGLYO, infatti, trova la sua forza anche in una solida partnership con il Direttorato per le politiche giovanili del Consiglio ‘Europa e col Forum Europeo dei Giovani.

Ai lavori erano presenti giovani gay e lesbiche da oltre 24 paesi, non solo dai paesi aderenti al’Ue ma anche dagli Usa, dal Canada, dai Balcani, dalla Russia e per la prima volta dai neonati movimenti del medio oriente (Israele, Palestina, Libano) segno di un progressivo cambiamento in atto in questi paesi che da poco hanno depenalizzato ‘omosessualità come reato. Per ‘Italia era presenta Fabio Saccà, in rappresentanza dei Gruppi Giovani di Arcigay.

Le giornate, nel tranquillo e suggestivo villaggio di Vladaya, hanno visto la presenza e il contributo di numerosi attivisti storici del’organizzazione che con ciò hanno voluto simbolicamente "passare il testimone" alle nuove generazioni. Per ben due giorni ha seguito le attività anche Yael ‘Hana, rappresentante del Consiglio ‘Europa che ha relazionato sullo stato dei Diritti Umani nel nostro continente e sulle possibilità di azione e ‘intervento del CoE rispetto ai diritti delle persone omosessuali.

Molto toccante la testimonianza di Raja, Nada, Cindy e Roei provenienti dal Medio Oriente. La conferenza IGLYO, in questo senso, è stata solerte ambasciatrice, poiché ha potuto offrire asilo al loro incontro, altrimenti impossibile nei loro paesi ‘origine (i Libanesi non possono entrare in Israele, ndr). Questi giovani hanno raccontato la loro storia, la condizione del’attivismo glbt, spesso invisibile, inascoltato e pericoloso nel difficile contesto dei nazionalismi e dei conflitti religiosi di quel’area.
Solo Israele ha aperto ai diritti delle minoranze sessuali, consentendo il riconoscimento delle unioni civili e la paternità congiunta dei figli (ma solo nella zona di Tel-Aviv). Impensabile per ora la convivenza tra persone di nazionalità diversa. ‘ il caso di Cindy, palestinese, che ha dovuto interrompere con molto dolore la relazione con la sua compagna di origine israeliana.

La Conferenza si è conclusa con ‘impegno dei partecipanti ad un lavoro congiunto a livello internazionale. Sono stati proposti e approvati numerosi progetti di scambio culturale e di supporto alle comunità del’est-europa.
‘appuntamento ora è per la seconda "Conferenza delle Donne" di Iglyo che si terrà dal 5 al 12 Dicembre 2004 a Opatija, Croatia.

INFO www.iglyo.com


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