Sudafrica: un NO all’apartheid contro gay e lesbiche

  
Gay in Sudafrica

Gay in Sudafrica

“Un grande segnale di civiltà dal paese che è stato il simbolo della lotta alle discriminazioni. Chi ha sofferto l’apartheid razziale non poteva tollerare altre forme di disuguaglianza di fronte alla legge.

Dopo Olanda, Belgio, Spagna e Canada, è commovente che sia la Repubblica Sudafricana a prendere in mano il testimone della battaglia per la fine dell’apartheid normativo contro le coppie dello stesso sesso”.

Così il presidente nazionale di Arcigay, Sergio Lo Giudice, esprime la contentezza di Arcigay per l’approvazione di una legge sui matrimoni gay, con 203 voti a favore e 41 contrari, nella patria di Nelson Mandela.

“Giovedì scorso — ricorda Lo Giudice — era stata Città del Messico, capitale della seconda nazione cattolica al mondo, ad approvare una legge sul modello dei Pacs francesi. Oggi tocca al Sudafrica. L’Italia su questi temi era già fuori dall’Europa: così rischia di trovarsi fuori dal mondo."

Prodi faccia presto: non si mantenga l’Italia in una condizione di minorità morale di fronte al fenomeno epocale del riconoscimento di pari dignità e diritti per lesbiche, gay, bisessuali e transgender”.


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