Censura cinematografica ad Ancona

  

“E’ vergognoso che venga negato a tutta la cittadinanza di godere di quest’opera”. Questo il commento a caldo di Germana Pietrani Sgalla, presidente del Circolo federativo Arcigay-Arcilesbica Caleido, alla notizia del blocco delle proiezioni del film “Un altro pianeta”.

“Inaccettabile non è il film, ma la doppia morale della Chiesa che da una parte censura un film con una scena di amore omosessuale – tra l’altro solo allusiva – e dall’altra permette la proiezione di film molto più espliciti e di alto contenuto morale come quelli di Tinto Brass.

Il giudizio della CEI è sintomatico delle ossessioni sessuali di quest’ultima. Non c’è bisogno di Freud per intuire che l’omosessualità per la Chiesa è l’origine di tutti i mali, mentre cosce, culi e tette non sono offensivi per nessuno. Ci auguriamo che altri cinema accoglino il film di Stefano Tummolini e siamo convinti che Tinto Brass sarà contento di questa nuova sensibilità della Chiesa nei suoi confronti”.


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