Genova Pride insieme al Corpus Domini

  

«Gay Pride e Corpus Domini? Non vedo una contrapposizione, anzi: invitiamo tutti i cattolici a partecipare al Pride senza preconcetti. Quanto alla coincidenza dei due eventi, sa qual è il vero problema? Che così la gente non potrebbe assistere a entrambi. Sul percorso della sfilata, poi, ne parleremo con questore e prefetto. Ma l´unico rischio è confondersi: d´altronde non sono entrambi cortei di persone colorate?».

Riccardo Gottardi, segretario nazionale dell´Arcigay, la butta sull´ironia. Ma non troppo, perché – precisa – «il Gay Pride deve essere una festa per tutta la città, anche per famiglie e bambini». Insomma, «un´occasione di conoscere il mondo omosessuale con i propri occhi».

L´unica incognita per fissare una data, dunque, è rappresentata dalle elezioni europee e dalle amministrative che si svolgeranno in 47 Comuni in provincia di Genova: il Pride, infatti, non può avvenire in concomitanza con un eventuale election day. Quanto al cardinale Angelo Bagnasco e alla richiesta di una manifestazione che non offenda il senso del pudore, Gottardi commenta: «La sua concezione del pudore è un po´ diversa dalla nostra».

Polemiche e ironia a parte, il messaggio dell´Arcigay è chiaro: il Pride deve essere un momento di dibattito e di riflessione, e la sfilata non è che la conclusione di un lungo percorso fatto di conferenze, mostre e spettacoli teatrali, ai quali «sono tutti invitati. Anche chi va in chiesa e al Corpus Domini».

Aspettando il Pride, quindi, Arcigay con il Comitato provinciale l´Approdo, presieduto da Francesco Serreli, organizza con il sostegno della Provincia una mostra di manifesti sulle campagne dedicate alla lotta contro l´Aids e la discriminazione dei sieropositivi: 25 stampe, provenienti da Italia, Francia, Danimarca, Spagna, Germania, Svizzera e Australia al Museo Sant´Agostino fino al 4 dicembre per focalizzare l´attenzione sull´uso del preservativo. E il condom sarà protagonista anche dei manifesti che, dal primo dicembre, tappezzeranno la città: «Quest´anno le vendite di preservativi sono calate del 30 per cento a livello nazionale, c´è meno attenzione e i ragazzi, quando li distribuiamo nelle scuole, spesso li rifiutano – dice Gottardi – ma il preservativo non è solo un contraccettivo: è simbolo di igiene, di prevenzione, e anche di piacere». Lunedì prossimo, sempre in occasione della Giornata mondiale contro l´Aids, verrà proiettato al cinema City di vico Carmagnola "La strada di Felix", e il 2 dicembre "Una casa alla fine del mondo": la proiezione delle 10 è riservata alle classi quinte delle scuole superiori.


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