Non sono un alieno

  

GABRIELE SANNINO
NON SONO UN ALIENO
WLM EDIZIONI

È una voce spontanea e vivace, quella che ci racconta le vicende di questo romanzo: le parole disinibite e disinvolte di un ragazzo, che mantengono la loro impulsiva freschezza anche quando alle prese con un profondo processo di scoperta e accettazione di se stesso. È un lungo percorso, quello di Walter, che dalle prime prese di coscienza dell’infanzia si snoda fino ad arrivare ai turbamenti della consapevolezza nel periodo delicato dell’adolescenza: il momento in cui ogni persona si trova ad uscire dal bozzolo del proprio io infantile per scoprire e dispiegare le fragili ali della maturità adulta.

Questo racconto può senz’altro essere definito quindi un romanzo di formazione, un tassello di un ricco filone: il percorso dall’innocenza all’esperienza di un giovane uomo, argomento che ha catturato la penna di tanti celebri artisti. Cosa rende quindi unica questa narrazione, quindi?

Walter ci presenta da vicino, ‘in diretta’ la propria esperienza di vita incentrata sulla scoperta della propria omosessualità, da sempre in contrasto con ciò che gli viene presentato come ‘normale’ e – più importante per la sfera emotiva e affettiva di un bambino – con le aspettative della propria madre. Proprio questo aspetto profondamente sensibile ed emotivo della sua personalità lo porterà da una parte ad intuire precocemente la verità sulle proprie inclinazioni, ma dall’altra a combatterle disperatamente nei primi momenti di tale presa di coscienza.

Questa battaglia con se stesso sarà vinta al prezzo di grandi sofferenze, ma gli frutterà anche grandi ricompense: la scoperta, o ‘ri-scoperta’, di persone che ricopriranno un ruolo chiave nella sua vita, che lo aiuteranno a definirla e a definirsi alla luce del loro affetto e sostegno. Come l’amica d’infanzia Benedetta, da sempre complice, che si rivelerà tale anche nelle esperienze più coraggiose, senza che il suo appoggio venga mai meno. E, anche se in un più complesso gioco di luci ed ombre, anche Veronica, che da ‘ragazza-schermo’ di dantesca memoria si rivela essere il dolce sogno irrealizzabile di un amore convenzionale del protagonista, per poi divenirne un qualche modo la ‘donna angelo’ portatrice di una grazia e un amore diversi ma non per questo meno preziosi e sinceri. Per proseguire con gli echi della Divina Commedia, che ruolo riservare alla sorella Agnese se non quello del Virgilio a cui l’anima errante si rivolge per prima come  confessore e guida? La forza della saggezza in grado di percorrere al suo fianco una strada ardua e dolorosa, una maturità conquistata con la sofferenza a cui Walter affida i suoi passi incerti.

Anche quando disperso in una selva oscura di dubbi e disperazione, Walter non cammina da solo: il suo viaggio è difficile, in certi punti si troverà a discendere nei propri personalissimi ‘abissi infernali’ con tanto di ombre spettrali che getteranno ulteriori paure sulla sua strada; ma sa che, protetto dalle sue ‘tre donne’, infine riuscirà a raggiungere il Paradiso cui anela.

Michela Tafelli


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