Genova, bulli e “bullicci”

  

Si è svolto a Genova da venerdì 22 a domenica 24 maggio 2009, presso il circolo Arci Zenzero, il primo appuntamento di formazione del progetto nazionale di Arcigay, co-finanziato dal Ministero del Lavoro, Salute e Politiche Sociali, (ai sensi della L. 383/2000, anno 07, lett. F) che si rivolge alla creazione di interventi per la prevenzione del bullismo di origine omofobica dal titolo Il Bullo: alla scoperta del suo habitat

In questi anni, l’esperienza dell’associazione rispetto agli interventi di educazione alle alterità nelle scuole e la necessità sentita da moltissimi operatori di intensificare il supporto negli istituti ai giovanissimi LGBT che non riescono a trovare un ambiente ospitale, hanno spinto Arcigay a strutturare un percorso progettuale che sappia far crescere una grande rete nazionale che sappia operare contro il bullismo omofobico e per l’inclusività nelle scuole, con una preparazione di qualità.

Le forti aspettative degli attivisti e delle attiviste che si vogliono trasformare in operatori formati è proprio quella di trovare strade di dialogo tra gli/le adolescenti per “smontare” i ruoli dei bulli e non sentire più in tutte le scuole insulti come frocio, lesbicona o bulliccio, espressione genovese dispregiativa per indicare una persona gay.

La metodologia utilizzata in questo primo incontro dai formatori è stata quella del lavoro interattivo in piccoli gruppi, che favorisce il confronto delle esperienze territoriali e fa crescere il lavoro di squadra.

Questo primo workshop è stato dedicato innanzi tutto allo sviluppo di una rete nazionale che potrà proseguire i propri lavori attraverso la comunicazione on line, ma che si re-incontrerà per altri tre seminari nel corso del prossimo anno scolastico.

Le attività interattive si sono concentrate nel dare strumenti di approccio alle scuole e a tutti gli organi scolastici, provando a fare chiarezza in maniera approfondita nelle strutture di istituti che spesso non prevedono l’educazione all’alterità e il confronto tra differenti identità per i propri studenti e studentesse.

L’appuntamento si è aperto il venerdì 22 sera presso l’Hotel Astoria che ospitava i partecipanti con una serata di accoglienza e socializzazione e con una visita guidata di Genova da parte dei volontari di Arcigay L’Approdo. Mentre le attività vere e proprio si sono distribuite il sabato e la domenica, grazie al lavoro del giovane gruppo dei formatori, composto da Ambra Guarnieri, training facilitator del progetto, Marco Coppola, responsabile Scuola Arcigay, Fabio Saccà, responsabile rete giovani, Rebecca Zini, formatrice e componente della segreteria nazionale, Fabio Astrobello, operatore scuola e presidente di Arcigay Reggio Emilia.

I/le partecipanti a questo evento sono stati 34, provenienti dai Comitati provinciali di: Siracusa, Cosenza, Bari, Napoli, Pesaro, Pisa, Grosseto, Rimini, Ferrara, Bologna, Modena, Piacenza, Genova, Trieste, Padova, Verona, Rovigo, Milano, Mantova, Torino, Verbania.

Genova, città che ospita il Pride nazionale 2009 è stata la protagonista, solare e accogliente di questa occasione nuova di rafforzamento della rete Arcigay. Nella serata conclusiva il portavoce del Pride Alberto Villa e il segretario nazionale Riccardo Gottardi hanno ringraziato i/le partecipanti, invitando tutte e tutti alla grande manifestazione per i diritti e contro la caccia al “diverso” che sarà il 27 giugno il GenovaPride.


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