Se Bambi fosse trans?

  

Una vita, due identità: di giorno, Giacomo, anonimo ragazzo venticinquenne; di notte, va in scena il travestito Bambi. La sua scenografia sono le Terme di Caracalla, scintillanti di luci e di fari d’automobile. Il suo pubblico è una folla di clienti in cerca di trasgressione mascherata da ipocrita normalità: il travestimento dà “al loro desiderio di maschio una parvenza di normalità, dato l’aspetto femminile della controparte”.

Tutto il contrario di Giacomo, che nella finzione del trucco, delle lunghe ciglia posticce, del tubino rosso aderente, trova il vero se stesso.

Bambi vive dentro Giacomo, e si libera soltanto al calar del sole
. Così la vicenda assume i contorni della favola: l’eroe che, nottetempo, si trasforma e si lancia in una serie di peripezie. Ma è una favola cruda, anzi no: è la storia quotidiana e realistica di un ragazzo costretto dalle convenzioni sociali a una doppia vita; è il “romanzo di formazione” di una nuova sessualità, finalmente corrispondente, nella catarsi finale, all’identità che il protagonista sente di avere, nella mente e nel cuore.

Emiliano Reali è nato a Roma nel 1976. Si è laureato in storia delle religioni nel 2000 e l’anno successivo col racconto La corda d’argento è stato decretato tra i vincitori del concorso nazionale “Giovani Parole” indetto dalla Scuola Holden e patrocinato dal Comune di Torino. Nel 2004 viene pubblicato il suo romanzo Ordinary dalla casa editrice Serarcangeli, diventato nel 2008 uno spettacolo teatrale all’interno del Progetto Speciale Teatro 2007/2008 patrocinato dal Comune di Roma, in collaborazione con la SIAE e l’ IMAIE. Nel 2008 la sua fiaba illustrata Il cristallo del cuore (edizioni Edigiò) viene adottata da varie scuole elementari come testo di lettura per laboratori ed esercitazioni.

***

LA PREFAZIONE DI FABIO CANINO

Strade, buche, asfalto dissestato, frenate, incidenti. La vita non è che un’autostrada dove emozioni e sentimenti corrono veloci, sorretti dal coraggio e dall’incoscienza o repressi e soffocati dal timore e dal senso di inadeguatezza.

Nel tragitto l’unica cosa che può permetterci di capire dove stiamo andando è aprirci alla comprensione. L’amore come comprensione di sé e dell’altro da noi.
Una comprensione priva di giudizio, fresca e mutevole come le acque di un torrente. Solo così in una notte come tante può capitarti di incontrare una splendida creatura in grado di regalarti attimi di felicità. Senza domande, senza perché; la regina delle tenebre che scoprirà di non poter fare a meno dei raggi del sole.

E nell’alternarsi dei respiri troverai porti sicuri e consolari da attraversare per arrivare dove ancora non sai. Ma l’ipocrisia può frenare, la paura bloccare e allora meglio inserire la retromarcia. Il bisogno acceca, rende l’amore un compagno del quale ormai si è soliti fare a meno. Il donarsi invece libera e permette di spiccare il volo.

E questo lo sa bene Emiliano Reali, che ci regala una storia ironica e divertente che si tinge però ad intervalli imprevedibili di violenza e crudeltà, o ci scaraventa nelle profondità dove la dolcezza e la tenerezza vengono spesso relegate.

Un intreccio vivo e dinamico all’interno del quale si dispiegano storie diverse, distanti ad un primo sguardo, ma che un filo sottile e impercettibile tiene insieme.
Quest’opera ha il pregio di riuscire a rendere universali i sentimenti, portandoci sotto la pelle, oltre le vesti o i vincoli sociali e culturali dei suoi protagonisti, permettendoci di rivederci e ritrovarci nei loro cuori. E’ incredibile come ci si immedesimi infatti in un personaggio estremo come Bambi.

“Se Bambi fosse trans?” è senza dubbio l’indiscussa testimonianza della crescita personale e professionale di Emiliano Reali, avvenuta negli anni trascorsi dall’uscita del suo primo romanzo fino ad oggi.


  •